Si è tenuta questa mattina in presenza delle autorità cantonali e federali. Ecco come funzionerà.
GIORNICO - È stato inaugurato, e presentato, proprio questa mattina il nuovo Centro di controllo dei veicoli pesanti (CCVP) di Giornico.
Dove c'era la Monteforno
La struttura, edificata sull'area industriale che un tempo fu della Monteforno, affiancherà quello all'altro lato del San Gottardo di Ripshausen (UR). Il Centro, conferma l'USTRA - rappresentata in loco dal suo direttore Jürg Röthlisberger - fa parte di un insieme di 13 strutture volute da Berna «per gestire in modo efficace il traffico pesante attraverso le Alpi». Il costo totale dei lavori è di circa 250 milioni di franchi.
Il complesso, per il quale i lavori sono iniziati nel 2003, è composto da 3 edifici e si estende su di un'area di circa 170'000 metri quadrati fra gli abitati di Giornico e Bodio. Ovvero «in posizione strategica per effettuare i controlli sui mezzi pesanti, ovvero prima dell’inizio della rampa in salita che porta alla galleria del San Gottardo», spiega l'Ufficio federale delle strade. Alla A2 è collegato attraverso il nuovo svincolo di Giornico che è attivo - anche quello - da questa mattina.
Per un dosaggio più comodo ed ecologico
La gestione del traffico pesante verrà condotta attraverso a un nuovo sistema di dosaggio «migliorando sensibilmente l’attuale situazione precaria a livello logistico, della sicurezza e dell’ambiente» permettendo la sosta negli spazi della struttura (che dispone di vari servizi e anche un'officina).
Uno degli edifici (il numero 3) è anche predisposto per ospitare gli autotreni «che dovranno essere fermati per periodi prolungati oppure quelli per i quali si rende necessario un sequestro del carico o dell’intero veicolo». Il nuovo CCVP potrà anche gestire il traffico in direzione sud «in caso di difficoltà».
Fra le altre ripercussioni positive del lavoro, l'Ustra parla di uno sgravio importante del traffico - grazie al nuovo svincolo - così come un rilancio dell'area industriale leventinese. Per la gestione, inoltre, sono stati formati 50 nuovi assistenti di polizia.
Gobbi: «Il cantone non ha dovuto versare un centesimo in più»
Intervenuto durante l'inaugurazione, il consigliere di Stato Norman Gobbi ha voluto ripercorrere l'iter del progetto che «sarebbe dovuta sorgere a Sigirino» e per la quale il Ticino avrebbe contribuito con una minima parte, 5 milioni di franchi: «Una scelta politica ben precisa, scaturita dopo molti incontri tra il Cantone e USTRA. Grazie alla garanzia di questo contributo, USTRA ha assunto a suo carico l’incognita dei costi e delle procedure necessarie. Al Cantone non è più stato chiesto un franco per un investimento che si aggira attorno ai 250 milioni di franchi».
Particolarmente soddisfatto, anche «in quanto leventinese», Gobbi ci ha tenuto a ringraziare il lavoro della Polizia Cantonale e i suoi collaboratori: «Per un Consigliere di Stato è sempre molto gratificante intervenire in questo genere di occasioni: è il coronamento di un impegno; è la finalizzazione di un lavoro, ma soprattutto è la certezza di aver contribuito a offrire qualcosa di utile alla nostra cittadinanza».