La Procura ha impugnato la sentenza emessa lo scorso 19 settembre
LUGANO - Ci sarà un processo di appello per l'accoltellamento alla Manor di Lugano del 24 novembre 2020. Nei giorni scorsi la procuratrice federale Elisabetta Tizzoni, riferisce la Rsi, ha inoltrato la dichiarazione di appello contro la sentenza dello scorso 19 settembre, che ha condannato una 29enne di Vezia a nove anni di carcere sospesi (a favore di un trattamento stazionario) e una multa di duemila franchi.
La richiesta della Procura è che quanto fatto dall'imputata, condannata per ripetuto tentato assassinio, violazione della Legge federale che vieta i gruppi al-Qaïda e Stato Islamico e ripetuto esercizio illecito della prostituzione, sia qualificato come atto terroristico e che sia riconosciuta la violazione dell’articolo due della legge contro i gruppi al-Qaïda e Isis per l'aggressione il ferimento di due donne.
La richiesta di pena? La stessa già presentata in aula durante il primo dibattimento: 14 anni. I legali della 29enne, precisa ancora la Rsi, presenteranno un cosiddetto "appello adesivo", chiedendo il proscioglimento completo dall'articolo due e una diminuzione della pena a otto anni e sei mesi di reclusione.