La Corte dei reclami penali ha riaperto la vicenda, annullando il decreto d'abbandono emesso dalla procura.
BELLINZONA - Il caso Paolo Clemente Wicht non è ancora chiuso. Oltre un anno dopo il decreto d'abbandono emesso dal procuratore pubblico Daniele Galliano, la Corte dei reclami penali - come anticipato dalla RSI - ha infatti (parzialmente) accolto il ricorso intentato dalla moglie dell'ex presidente dell'UDC cantonale.
Moglie che, ricordiamo, aveva fatto finire dietro le sbarre l'ex marito nell'agosto del 2018, accusandolo di averle sottratto sette milioni di franchi. L'ex fiduciario era poi stato successivamente querelato anche da due investitori che gli avevano affidato 1,3 milioni di franchi per un affare immobiliare.
Il decreto d'abbandono, firmato dalla procura il 27 settembre del 2021, era stato immediatamente impugnato dalla ex moglie che contestava la decisione del procuratore pubblico che non aveva ravvisato alcun elemento di rilevanza penale. Di tutt'altro avviso il parere giuridico della Corte dei reclami penali che nei giorni scorsi ha annullato il decreto di abbandono, ordinando al Ministero pubblico di riaprire il caso.