Un testimone racconta gli attimi di paura vissuti intorno alle 5:30 di domenica mattina di ritorno dal Rabadan
MEZZOVICO-VIRA - C'è stata una «gran paura» a bordo del treno su cui questa mattina due giovani del luganese sono stati accoltellati. Il presunto autore del gesto avrebbe reagito in maniera violenta a seguito della richiesta di un giovane di spostarsi un po' per potersi sedere.
A raccontarlo alla Regione è proprio il ragazzo che cercava un posto a bordo del convoglio. «Gli ho chiesto di farmi un po’ di spazio ma lui mi ha risposto "non me ne frega niente". Gli ho chiesto perché reagiva così, dato che glielo avevo chiesto gentilmente». E dopo qualche istante è scoppiato il caos.
Il 21enne, dopo aver urlato di voler essere lasciato in pace, si sarebbe alzato brandendo il coltello e quindi colpendo una 19enne la cui unica colpa sarebbe stata quella di passare di là proprio in quel momento. «L'ha colpita sul polso». Quindi il 21enne «ha colpito anche il mio amico», ossia il 25enne per cui non è stato richiesto il trasporto il ospedale.
Il caso ha voluto che il testimone sia un infermiere. Con una bandana ha fatto un laccio emostatico, che ha stretto forte intorno al braccio della 19enne. La giovane è poi stata presa in consegna dai soccorritori della Croce Verde quando il treno è stato fermato nella stazione di Mezzovico.
Nel caos generale, alcuni viaggiatori sono intervenuti. Prima togliendo dalle mani il coltello al 21enne e poi isolandolo in un angolo: «Lo hanno picchiato».