La polizia cantonale ha tracciato un bilancio del 2022: «Le nostre attività sono tornate a livello pre-Covid-19».
Ad aumentare lo scorso anno sono stati in particolar modo gli incidenti stradali e i furti, soprattutto quelli di biciclette elettriche.
BELLINZONA - La pandemia è finita anche per la criminalità. E il ritorno alla normalità, coinciso con la revoca di tutte le restrizioni avvenuta il 17 febbraio 2022, ha fatto tornare il numero dei crimini a livelli pre-Covid. Come ben dimostrano le 278’788 chiamate ricevute (+3,5%) lo scorso anno dal Centro Comune d’allarme (CECAL) - ben 763 al giorno, 31 all’ora.
Le nuove sfide e come affrontarle
Un impegno gravoso - quello che è stato presentato oggi durante la conferenza stampa sul bilancio della polizia cantonale - che prevede all’orizzonte nuove sfide legate soprattutto al disagio sociale e alla pressione migratoria. «La vita è tornata alla normalità e tornano anche i problemi», ha esordito il Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, ricordando che la guerra ha avuto ripercussioni per quanto concerne i rifugiati e i flussi migratori.
Sfide che la polizia si prepara ad affrontare grazie anche a una maggior digitalizzazione e alla formazione. «L’elemento decisivo di qualsiasi ente è il capitale umano. E su questo capitale bisogna investire», ha da parte sua precisato il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi, precisando che la formazione è alla «base di qualsiasi organizzazione».
Anche la digitalizzazione in questa era tecnologica gioca un ruolo fondamentale. Prova ne è che la polizia cantonale di recente ha implementato un nuovo sistema per la gestione delle attività che peraltro ha provocato qualche inghippo e ritardo nella registrazione dei rapporti, con ripercussioni anche sulle statistiche. «Da un lato ci permette di avvicinarci al cittadino, dall’altro migliora l'efficienza e l’efficacia degli interventi e migliora la condivisione delle informazioni che permette una visione “globale” di quello che si muove sul territorio».
E-bike le preferite dai ladri
Ad aumentare lo scorso anno sono stati principalmente i furti e gli incidenti stradali. Quelli con scasso hanno fatto registrare un +5% mentre quelli senza scasso hanno avuto un incremento più marcato soprattutto a causa dei numerosi furti di veicoli. «Le biciclette elettriche - ha fatto notare Gobbi - sono naturalmente le più ambite e quelle che vengono maggiormente rubate». E infatti negli ultimi due mesi del 2022 - ha reso noto il Direttore del DI - ci sono stati gruppi provenienti dall’Italia che ne hanno fatto man bassa, compiendo una trentina di furti di e-bike per un valore complessivo di centomila franchi.
Incidenti da evitare
Gli incidenti sono cresciuti del 7% (3931), ma sono diminuiti quelli mortali (dieci contro dodici). «L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare la popolazione soprattutto per quel che riguarda i pericoli di guidare utilizzando un device», sottolinea Gobbi.
Un Centro contro la violenza
Al capitolo rapine, le infrazioni registrate sono state 39 come nel 2021. A livello di omicidi se ne conta uno ad Avegno. Gli interventi per violenza domestica sono rimasti stabili in rapporto agli ultimi anni. I 983 episodi (953 nel 2021) hanno richiesto, a protezione delle vittime, l’allontanamento di 79 persone dal proprio nucleo familiare. «In questo ambito, quando il disagio può trasformarsi in violenza, è importante la formazione», sottolinea Gobbi ricordando che per questo è stato creato il Centro Competenza Violenza (CCV) per meglio coordinare, internamente ed esternamente, le differenti attività che vanno dalla prevenzione fino alla repressione dei reati violenti.
Anno impegnativo
Da parte sua Cocchi ha concluso ricordando come il 2022 non sia stato solo un anno di cambiamenti ma anche di successi. Il principale è stato il dispositivo di sicurezza per l’Ukraine Recovery Conference 2022, tenutasi a Lugano. «L’impiego coordinato dalla Polizia cantonale è stato pianificato nei minimi dettagli. Questo ha dimostrato che anche il Ticino è capace di operare in maniera ottima e collaborativa».
Infine, i mutamenti climatici che toccano anche il Ticino originano delicate situazioni idro-geologiche che incrementano i rischi di dissesti e catastrofi naturali. «Basti citare il maltempo che ha colpito il Malcantone e che ha visto la polizia intervenire in prima linea per salvare delle vite umane, nonché il notevole dispiegamento di forze e risorse che l’incendio sul Monte Gambarogno ha generato».