Lo scorso 22 settembre era scattato l'allarme. A distanza di settimane si scopre anche che «è stata fatta denuncia; indagano i carabinieri».
COMO - Aveva destato sconcerto l'acqua del torrente Lura che, lo scorso 22 settembre, si colorò di un viola che definimmo, senza esagerazioni, "shocking".
I fatti.
La notizia venne alla ribalta grazie a un'immagine scattata e poi postata sui social. L'utente spiegava che, nel tratto tra Lurate e Colverde (Parè), si assisteva a qualcosa di strano: «Ho fatto una foto poco fa nel bosco, non credo sia una cosa normale», aveva scritto la donna.
Ebbene da quel momento scesero in campo sia il comune di Lurate Caccivio sia i tecnici del gestore idrico, Como Acqua, insieme ai Carabinieri forestali. Fu campionata l'acqua per dare un nome alla sostanza responsabile.
Da allora non abbiamo dimenticato quanto accaduto a quel piccolo corso d'acqua, che sorge a Uggiate Trevano, a ridosso del confine con il Ticino, per terminare poi la sua corsa nel fiume Olona.
E poco importa se le sue acque siano ormai da anni per lo più derivanti dalla bonifica di quelle reflue che arrivano dalle vasche di depurazione. Perchè flora e fauna adiacenti meritano di essere tutelati, a prescindere.
Le riconferme.
L'Arpa, ricontattata a distanza di tempo, conferma quanto detto poche ore dopo l'accaduto, ovvero che nel caso di forti piogge, come in quel 22 settembre, le acque reflue non riescono confluire nel depuratore, come normalmente avviene: «Lo scolmatore bypassa l'eccesso delle acque in entrata nel depuratore» e da qui lo sversamento dei liquidi. Una spiegazione che non aveva però soddisfatto l'opinione pubblica, che vuole saperne di più.
La questione «è delicata».
A questo proposito da Como Acqua - risentiti più volte in questi giorni - ci fanno sapere che la questione «è delicata» e che comunicheranno gli esiti dei test. Attendiamo.
Ma di dubbi sembrano essercene pochi, visto che nella zona ci sono aziende e stamperie. Ebbene ora la conferma arriva dal sindaco di Lurate Caccivio, Anna Gargano: «È stata individuata l'origine di quanto accaduto, si tratta di una ditta di Olgiate, probabilmente una stamperia».
Dunque ora quali sono i prossimi passi?
«Abbiamo denunciato l’accaduto, c'è un'indagine in corso con i carabinieri forestali, attendiamo le analisi di Como Acqua. Certamente questa volta il forte colore che hanno assunto le acque fa pensare a qualcosa non solo imputabile alle forti piogge di quel giorno».
Quella di vedere le acque colorarsi non è qualcosa di nuovo, lo scorso 20 Aprile il Lura si tinse di blu.
«Allora fu qualcosa di minore entità e si diluì subito. Ora l'entità del fenomeno è diverso e per questo vogliamo capire se si è versato nel fiume più di quanto accade nel caso di forti precipitazioni».
Chi abita nelle zone circostanti segnala acque maleodoranti, tanto che a volte i cani, che vengono portati in passeggiata a bagnarsi, abbaiano e non hanno alcuna voglia di immergersi nel torrente. Qualcosa ora deve cambiare, e se accadrà forse lo si deve a quella foto del fiume viola "shocking".