Da tempo malato si è spento oggi a 78 anni
FESCOGGIA - All'età di 78 anni si è spento Dick Marty. L'ex procuratore pubblico, ex consigliere di Stato ed ex consigliere agli Stati è deceduto questo pomeriggio nella sua casa di Fescoggia.
Nel corso della presentazione del libro "Verità irriverenti" aveva accennato all'urgenza di scrivere della sua carriera lasciando intendere la consapevolezza di una prossima fine.
La carriera
Una carriera ricca di impegni quella di Dick Marty, divisa tra magistratura e impegno politico che lo ha portato a essere attivo non solo in ambito locale, ma anche internazionale. Già giovanissimo, a soli 27 anni, venne assunto presso il Max Planck Institute per il diritto internazionale e degli esteri a Friburgo, in Germania, come responsabile per la sezione sul diritto svizzero. Ci restò per tre anni, dal 1972 al 1975, quando l’elezione a Procuratore pubblico lo riportò in Ticino.
Lotta alla criminalità organizzata
Il suo nome resta legato alla lotta contro la criminalità organizzata e la droga, un impegno che gli procurò nel 1987 un’onorificenza dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e un premio speciale dalla International Narcotic Enforcement Officers Association. In diverse occasioni aveva fatto notare il disinteresse da parte dei politici - ma anche dell’opinione pubblica e della stampa svizzera - nei confronti della criminalità organizzata transfrontaliera. «Continuiamo a spendere due miliardi in armamenti per pericoli molto improbabili e facciamo invece fatica a investire per pericoli ormai ben presenti», aveva dichiarato qualche anno fa, insistendo sul fatto che «abbiamo una delle leggi più moderne al mondo, ma non siamo in gradi di applicarla a causa delle strutture insufficienti».
Le minacce di morte e l'altissima protezione
La sua lotta contro la criminalità organizzata gli costò diverse minacce di morte, tanto che nel dicembre del 2020 fu messo sotto altissima protezione da parte della polizia. Aveva raccontato che le minacce provenivano dai servizi segreti serbi, che a loro volta avevano chiesto alla mafia assassini professionisti per liquidarlo e poi scaricare la colpa sui kosovari. La FedPol classificò il pericolo di morte con il grado 5. «Grado 5 significa sparire, ma per me era totalmente fuori questione. Così siamo rimasti a un livello molto alto fino a ora: livello 4. Non è mai successo in Svizzera che qualcuno sia rimasto a un livello di pericolo così alto per così tanto tempo», aveva raccontato.
Carriera politica e non solo
Ha ricoperto anche la carica di Consigliere di Stato dal 1989, anno della sua elezione, fino al 1995 in qualità di direttore del Dipartimento delle finanze. Nel 1995 la sua carriera continuò oltre Gottardo con l’elezione al Consiglio degli Stati. Dal 1996 al 2007 ha pure ricoperto la carica di presidente di Svizzera turismo. Un nome noto anche a livello internazionale dato che dal 1998 al 2011 è stato membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Fu nominato anche relatore del Consiglio d'Europa per l'indagine sulle presunte prigioni segrete della CIA in Europa, indagini che finirono in due rapporti in cui venivano evidenziate violazioni delle norme internazionali sui diritti umani in diversi stati europei. Non solo, ma fu autore anche di un rapporto sul traffico di organi prelevati da prigionieri serbi assassinati dall'UÇK.
Democrazia in pericolo
In novembre Marty ha pubblicato un libro, "Verità irriverenti - Riflessioni di un magistrato sotto scorta", in cui ripercorre le fasi più importanti della sua vita e riflette sulla crisi dello Stato di diritto e sulle fragilità della democrazia. Anche in Svizzera la democrazia sta attraversando la più grande crisi dal secolo scorso, ha affermato in una recente intervista l'ex procuratore pubblico. «Stiamo assistendo a uno spostamento di potere verso l'esecutivo, a scapito dei rami legislativo e giudiziario», aveva dichiarato ai quotidiani romandi Le Courrier e La Liberté. «La democrazia non è solo la separazione dei poteri, ma anche un delicato equilibrio tra di essi», ha aggiunto l'ex investigatore speciale del Consiglio d'Europa. «Quasi ovunque il sistema democratico viene stravolto a favore del governo, che sempre più spesso invoca il segreto di Stato e nasconde le informazioni al parlamento e al pubblico», ha affermato. Il ticinese cita come esempio i contratti da miliardi di franchi per i vaccini firmati durante la pandemia. «Nessuna informazione in merito è stata resa pubblica», ha sottolineato. Eppure la trasparenza è uno dei principi cardine della democrazia. Dick Marty ritiene inoltre che il Consiglio federale sia sempre meno restio a ricorrere ai diritti di eccezione. «Lo trovo piuttosto preoccupante. Stiamo assistendo a uno spostamento di potere verso l'esecutivo, a scapito del legislatore e, sempre più spesso, del potere giudiziario».
Le reazioni
La scomparsa di Dick Marty non ha ovviamente lasciato indifferente il mondo della politica. Il primo a ricordarlo è stato il suo partito - il PLR - che parla di un «vuoto incolmabile» lasciato nel panorama politico e sociale ticinese. «Con Marty ci lascia una figura di altissima caratura, capace di guadagnarsi rispetto e considerazione a livello nazionale e internazionale».
C'est avec une profonde tristesse que j'ai appris le décès de Dick Marty. Comme procureur, conseiller d’Etat, conseiller aux Etats ou encore comme parlementaire au Conseil de l'Europe, (1/2) pic.twitter.com/NUnP9e0gxw
— Alain Berset (@alain_berset) 28 dicembre 2023
Anche (l'ancora per tre giorni) Presidente della Confederazione Alain Berset ha voluto onorare la memoria del ticinese. «È con profonda tristezza - scrive sul proprio profilo di X - che ho appreso del decesso di Dick Marty. Come procuratore pubblico, consigliere di Stato, senatore o parlamentare al Consiglio d'Europa ha lottato senza sosta per una Svizzera aperta, per la dignità umana e per lo Stato di diritto». Per la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider «sarà difficile abituarsi al silenzio e all'assenza di Dick Marty», ricordando come la sua «intelligenza benevola» abbia incoraggiato tutti «a dare il meglio di noi stessi». Qualità questa che la consigliera federale giurassiana definisce «rara e preziosa».
S'habituer au silence et à l'absence de Dick Marty sera difficile. Son étincelante et bienveillante intelligence nous incitait à donner le meilleur de nous-mêmes. C'est rare et précieux.
— Elisabeth Baume-Schneider (@elisabeth_baume) 28 dicembre 2023
A sa famille mon affectueux message de compassion. pic.twitter.com/Y7ahHtiJzV