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CANTONE«Gobbi attende senza alcun timore»

26.03.24 - 12:17
L'avvocato: «Nelle ipotesi di reato non figura un suo coinvolgimento». Ma Mps e Ps chiedono la sospensione dalla conduzione della polizia.
TiPress
«Gobbi attende senza alcun timore»
L'avvocato: «Nelle ipotesi di reato non figura un suo coinvolgimento». Ma Mps e Ps chiedono la sospensione dalla conduzione della polizia.

«Tale procedimento è l'unica strada seria e competente per gli accertamenti che si impongono dopo le sedicenti inchieste giornalistiche che hanno presuntuosamente cercato di sostituirsi alla magistratura». Dopo l'annuncio dell'apertura di un'inchiesta sull'incidente che, lo scorso 14 novembre, ha visto coinvolto il Consigliere di Stato Norman Gobbi, non ha tardato ad arrivare il commento «soddisfatto» del suo avvocato, Renzo Galfetti.

Per quanto riguarda la posizione dell'on. Gobbi, Galfetti sottolinea: «Rilevo e ribadisco che non risulta alcun suo coinvolgimento nelle ipotesi di reato al vaglio della Magistratura. L'on Gobbi attende quindi, senza alcun timore, con tranquillità e fiducia, l'esito di tali accertamenti».

Contattato al telefono, l'avvocato Galfetti non si è sbottonato ulteriormente, ma sul possibile danno d'immagine ha aggiunto: «Mi sono già espresso riguardo la possibilità che si venga a configurare il reato di calunnia. Staremo a vedere».

Gli accertamenti, ha sottolineato oggi la Magistratura, hanno preso avvio a metà marzo a seguito della notizia di un possibile reato. L'istruttoria è finalizzata a ricostruire l'accaduto e ad accertare se sussistano eventuali fattispecie penali nel contesto dell'incidente e della successiva procedura di constatazione dei fatti.

Secondo indiscrezioni emerse negli scorsi giorni, il direttore del Dipartimento delle istituzioni, sottoposto all'alcol test, avrebbe “soffiato” la seconda volta, risultando in regola, oltre due ore dopo il primo rilevamento dell’alcolemia. Non avrebbe effettuato, quindi, come da prassi, l'esame del sangue. Vi è poi il rapporto di polizia, su cui sembra sia stato indicato il solo coinvolgimento di una vettura (e non quella del Consigliere di Stato).

Al momento le ipotesi di reato (abuso di autorità e favoreggiamento), sono nei confronti di un agente della Polizia cantonale e contro ignoti.

Le richieste di dimissioni - Non si è fatta attendere la replica dell'Mps, che sulla vicenda ha già chiesto chiarimenti al Governo tramite un atto parlamentare e che ora torna a puntare il dito contro potenziali rapporti «incestuosi» tra il potere politico e quello giudiziario. Quello dell'Movimento per il socialismo è un duro attacco, prima di tutto agli organi giudiziari: «Non abbiamo molta fiducia che la magistratura - anche in questo caso guidata dal signor “non luogo a procedere”, il procuratore generale Andrea Pagani – voglia e sappia fare chiarezza».

Da qui due riflessioni, la prima legata al contenuto stesso dell’istruttoria. «Come è possibile - si interroga l'Mps -, che in una vicenda che vede coinvolto un consigliere di Stato non sia chiaro cosa effettivamente è successo? Come è possibile che le versioni di tutti coloro che sono stati coinvolti nella vicenda non abbiano permesso di stabilire cosa sia effettivamente successo, in particolare per le procedure di rilevazione del tasso alcolemico del consigliere di Stato?». La seconda considerazione riguarda l’inchiesta stessa: «Il fatto che veda indagato un agente di polizia per favoreggiamento non è che l’epifenomeno di questo rapporto. Dobbiamo quindi interrogarci sul senso di un’inchiesta che coinvolge il responsabile politico della polizia e che vede la polizia stessa implicata nella sua veste di protagonista e “testimone” della vicenda stessa. Le premesse non sono certamente delle migliori».

Per questa ragione, l’Mps chiede al Governo (tramite anche un'interpellanza) che la conduzione dell’inchiesta venga affidata a un procuratore straordinario esterno – magari proveniente da un altro Cantone, come già fatto in passato. L’Mps chiede inoltre formalmente di procedere immediatamente a una riorganizzazione delle competenze relative alla magistratura e alla polizia oggi attribuite a Norman Gobbi nella sua qualità di responsabile del Dipartimento delle Istituzioni, affidandole a un altro membro dell’esecutivo: e questo perlomeno fino alla fine dell’inchiesta.

Come riporta laRegione, anche il PS si è già espresso in questo senso: «Per salvaguardare l'immagine delle istituzioni Gobbi si autosospenda dalla conduzione della Polizia», ha chiesto il copresidente del Partito socialista Fabrizio Sirica.

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