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CONFINEIl boss turco fra la Svizzera e l’Italia: il piano degli 007 di Erdogan per la cattura

22.04.24 - 20:37
In azione le spie di Ankara per dare la caccia a Baris Boyoun.
Questura Como
Il boss turco fra la Svizzera e l’Italia: il piano degli 007 di Erdogan per la cattura
In azione le spie di Ankara per dare la caccia a Baris Boyoun.

COMO / CHIASSO - Per mettere le mani su Baris Boyoun si stanno muovendo i servizi segreti di Ankara.

007 in azione - Gli investigatori del Mit (Millî İstihbarat Teşkilât), vale a dire gli 007 turchi, si sono messi a caccia del presunto boss della malavita organizzata turca, attivo fra l’Italia e la Svizzera, già arrestato e scarcerato nel 2022 in Emilia Romagna dalle autorità italiane dopo il diniego dell’estradizione.

Il precedente - È bene ricordare che, a ottobre del 2023, al confine vennero fermati tre cittadini turchi: gli uomini nascondevano a bordo di un grosso SUV targato Zurigo due pistole, una “GLOCK” calibro 9 e una “SIG-SAUER” calibro 9 con i relativi caricatori riforniti, una confezione di ulteriori munizioni, un gilet antiproiettile e un quantitativo pari a quasi 70 grammi di marijuana.

Il rifugio in Svizzera - Si scoprì, in seguito, che il terzetto costituiva la scorta armata del boss. È verosimile, quindi, che il ricercato percorresse le strade di Como diretto verso la Svizzera, dove potrebbe avere trovato rifugio.

La rete di informatori - Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, le forze di polizia italiane sarebbero state avvisate delle operazioni dei servizi segreti di Ankara. Quest’ultimi avrebbero attivato la loro rete di informatori per cercare di arrestare il ricercato.

Il documento - Gli agenti turchi, come riporta il documento, stavano tentando di arruolare propri concittadini che lavorano e vivono in Italia come traduttori. In particolare il tentativo è di utilizzare persone che lavorano per conto dei Tribunali italiani.

Chi è Boyoun - Secondo i media internazionali, Boyoun è diventato capo dell’organizzazione criminale dei Daltons nel 2017, dopo l’omicidio del suo presunto complice. Nel settembre dello scorso anno il suo nome è stato accostato all’omicidio di uno dei capi della mafia serba, Jovan Vukotic, freddato a colpi d’arma da fuoco a Istanbul.

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