Il procuratore pubblico straordinario si è espresso sull'accusa specifica. Accertamenti in corso per i potenziali reati contro l'onore
BELLINZONA/COIRA - Nessun reato di pornografia è ascrivibile al giudice Mauro Ermani. Così ha stabilito il Procuratore pubblico straordinario, Franco Passini, nominato dal Ministero pubblico ticinese per trattare la querela e la segnalazione presentata da due giudici del Tribunale penale cantonale contro gli altri tre giudici ordinari.
Il caso, come noto, tratta di possibili reati contro l'onore. Nei confronti di Ermani, però, era stata segnalata l'ipotesi di reato di pornografia (articolo 197 del Codice penale), in riferimento alla foto oscena inviata dal giudice a una segretaria.
Per quest'ultima fattispecie - fa sapere la Procura pubblica dei Grigioni -, le verifiche sono giunte a conclusione. Sulla scorta delle valutazioni effettuate e di un esame degli atti all'incarto, si è concluso che non sono dati i presupposti giuridici del reato ipotizzato di pornografia per il quale, in data odierna (4 settembre 2024), è stato emanato dunque un decreto di non luogo a procedere.
Per le altre fattispecie contenute nella querela, legate a potenziali reati contro l’onore, gli accertamenti sono invece tuttora in corso.