Gli ultimi furti con scasso spaventano la popolazione. Il sindaco: "Abbiamo scritto a Gobbi, chiediamo maggiore presenza della Polizia"
IRAGNA - C'è preoccupazione a Iragna per una serie di furti avvenuti nelle ultime ore. Gli ultimi episodi risalgono alla scorsa notte. Ignoti si sono introdotti in due abitazioni, in cerca probabilmente di contanti e preziosi. Racconta il figlio della proprietaria di una delle case "visitate" dai ladri: "Hanno forzato la porta finestra con un chiavistello, e hanno rovistato dappertutto. Hanno trovato poco perché, essendo il secondo furto subito in due anni, mia mamma non tiene molti soldi in casa".
La fortuna, spiega il nostro interlocutore, è che l'anziana madre non era in casa, bensì ricoverata in ospedale. L'altra persona, la cui dimora è stata oggetto delle attenzioni dei delinquenti, era in casa ma non si sarebbe accorto di nulla. Due casi non isolati, che hanno prodotto un profondo senso d'insicurezza nella piccola comunità della Riviera. "La popolazione vive con terrore" spiega il sindaco di Iragna, Bernardo Mele. "Da fine luglio abbiamo subito furti in continuazione".
Gli episodi - Mele parla di almeno dieci colpi negli ultimi trenta giorni. Stando ai dati forniti dalla Polizia cantonale per lo stesso periodo di tempo, a Iragna si sono verificati 5 furti con scasso, andati a segno, e un tentativo non portato a termine. La media è di un paio di colpi al mese. Una certa recrudescenza dei fenomeni criminali è stata però osservata anche nel resto della Riviera. "Martedì abbiamo inviato una raccomandata al direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi" aggiunge Mele "nella quale chiediamo che sia rafforzato il pattugliamento della Polizia nel nostro territorio".
Giustizia fai da te - In paese la paura è molta, come abbiamo avuto modo di verificare direttamente. Qualcuno minaccia di farsi giustizia da sé, e gira la voce che si voglia istituire un servizio di ronde notturne, formato dagli stessi cittadini. Mele, che pure ha dato la disponibilità teorica a prendere parte a questa forma di controllo, è scettico: "Dobbiamo arrivare a questo, quando abbiamo la Polizia cantonale che potrebbe fare lo stesso?". Mele racconta di un episodio che gli è personalmente accaduto, questa notte: "I sensori esterni della mia abitazione si sono accesi improvvisamente, questa notte. Mi sono alzato per controllare, accendendo le luci in casa, e dopo qualche minuto si sono spenti. Poi non è successo più nulla. Magari non prova nulla, ma il dubbio c'è...".
"Tutto il possibile" - Come mai Iragna viene preso particolarmente di mira? Il sindaco non sa darsi una spiegazione certa. Forse la vicinanza con i boschi può essere un fattore, oppure la facile raggiungibilità dell'autostrada. Un certo senso di paura strisciante è percepibile tra i cittadini (non in tutti, ma in molti) fin dalla violenta aggressione ai danni dell'anziano derubato nella sua abitazione, e che qualche giorno dopo morì. "Credevamo che quello fosse un caso isolato, ma oggi è una cosa sistematica. La popolazione sappia" conclude Mele "che il Municipio sta facendo tutto il possibile".