I motivi sono legati all'impossibilità di stoccaggio degli inerti inquinanti
LUGANO - È ufficiale, il 31 maggio chiuderà definitivamente il cantiere italiano della ferrovia Stabio-Arcisate. La conferma è arrivata direttamente da Sebastiano Rao, responsabile del personale della Salini, detentrice dell'appalto, ai microfoni della Rsi.
Una decisione, quella presa, legata all'impossibilità di stoccaggio degli inerti inquinanti, dopo il rinvenimento nel terreno di una sensibile quantità di arsenico. L'azienda aveva chiesto a Roma già la scorsa settimana la rescissione del contratto con il committente, la rete ferroviaria italiana.
Nel frattempo sono state preparate le lettere di licenziamento degli operai anche se si sta cercando un dialogo con i sindacati per una proroga del periodo di cassa integrazione.