Il consigliere nazionale chiede che chi ha rapporti con l’estero non possa disporre di ulteriori nazionalità oltre a quella Svizzera
BERNA - Lorenzo Quadri ha elaborato una mozione in cui chiede al Consiglio federale di presentare al Parlamento un disegno di legge affinché consiglieri federali, membri dell’Assemblea federale e funzionari federali che hanno rapporti con l’estero non possano disporre di ulteriori nazionalità oltre a quella Svizzera.
Il parlamentare leghista chiede inoltre di annullare la decisione in base alla quale da inizio anno ai membri del corpo diplomatico e dei servizi consolari non è più richiesto di avere la sola cittadinanza elvetica.
Il motivo principale citato da Quadri è la «lealtà verso lo Stato», citando come esempio quanto succede in Australia. «Non è infatti sostenibile fare politica nelle istituzioni della Confederazione con però in tasca anche un passaporto estero, da estrarre a seconda della convenienza contingente. Una situazione di questo tipo è evidentemente improponibile per un Consigliere federale, ma anche per un parlamentare. Non si vede infatti perché la regola australiana (e l’Australia è un paese d’immigrazione) non possa essere trasposta in Svizzera», si legge nel testo.
Lo stesso discorso, per il consigliere nazionale, vale per i membri del corpo diplomatico e dei servizi consolari della Confederazione.