Il Consiglio di Stato ha scelto la nuova sede fra le nove possibilità a sua disposizione
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha terminato la procedura di analisi delle idoneità strategico-paesaggistiche, pianificatorie, infrastrutturali e architettoniche delle candidature per la nuova sede del Museo cantonale di storia naturale. Candidature che, fra enti pubblici e privati, erano in totale sette (AIL, Balerna, Bellinzona, Claro, Faido, Losone e Lugano), alle quali l’autorità cantonale aveva aggiunto due ulteriori proposte su sedimi di sua proprietà (Locarno, Santa Caterina, Via delle Monache e Viganello, Scuola media, Via Boscioro 7).
Preso atto dei risultati dell’analisi comparativa tra i vari scenari all’esame, nonché di una prima valutazione dei costi di investimento e dei tempi di realizzazione, il Consiglio di Stato ha ritenuto l’ipotesi più interessante quella di spostare il Museo cantonale di storia naturale dalla sua attuale ubicazione presso il Palazzetto delle scienze di Lugano al comparto Santa Caterina in Via delle Monache in centro a Locarno.
La scelta resta dunque in linea con le passate decisioni governative, che già avevano individuato nel Locarnese la destinazione della struttura museale (Museo del territorio, progetto poi abbandonato a favore di un nuovo Museo di storia naturale) quale polo a maggiore vocazione turistica e culturale del Cantone ai sensi degli obiettivi strategici del Piano direttore cantonale.
Al fine di approfondire tale scelta, verificare costi di investimento e tempi di realizzazione, il Consiglio di Stato ha incaricato la Sezione della logistica, in collaborazione con i Servizi interessati del Dipartimento del territorio, di presentare il complemento allo studio di fattibilità già eseguito sul comparto di Santa Caterina e il rapporto di programmazione che permetteranno di allestire il messaggio governativo per la richiesta del credito per il concorso d’architettura e per il progetto di massima per la sede di Locarno entro l’estate 2018.