«I periti si sono limitati all'analisi della documentazione, e non hanno stabilito i responsabili del buco finanziario»
BELLINZONA - È ormai chiaro che la gestione dei castelli di Bellinzona non è stata delle migliori. L’audit ha infatti evidenziato grosse lacune nella gestione. La Lega dei Ticinesi di Bellinzona, che aveva spinto per l’audit, ha però sottolineato l’agire dei periti, che «si sono limitati all’analisi della documentazione» e non hanno puntato all’individuazione dei responsabili. «L’audit è nato per soddisfare i polli e non per sapere chi ha sbagliato, chi ha abusato dei propri compiti» denuncia la Lega. La colpa sarebbe dunque «di tutti e di nessuno. La partitocrazia ha mangiato a sbafo dalla greppia dei Castelli».
La Lega fa sapere che voterà contro i preventivi o consuntivi della Città se vi verrà inserito l’importo per tappare il buco finanziario. Se invece verrà licenziato un messaggio con la richiesta di credito, e sarà approvato da PLR, PS e PPD «vedremo il da farsi».
Contestato anche il modo di agire della presidente. «Ha speso, ha fatto spendere coscientemente oltre i limiti dei preventivi, malgrado i castelli stessero sprofondando nei debiti» denuncia ancora la Lega, che prosegue: «Questo modo di agire irresponsabile aveva però dei complici taciturni, dove erano rappresentati tutti i partiti storici. Tutti a casa!».
La Lega fa inoltre sapere che inoltrerà un’interpellanza per chiedere quanto abbiano percepito tutti i rappresentanti e i consulenti nei vari Enti coinvolti. Verranno chiesti inoltre i bandi di concorso utilizzati per assumere personale in varie forme.
Osservazioni della Lega dei Ticinesi sulla gestione dei castelli: