Due interpellanze firmate da Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini sollecitano il Governo sull'emergenza
BELLINZONA - Nella preoccupazione generale provocata dal coronavirus, il Governo «rassicura il padronato, ma lascia nel dubbio lavoratori, genitori e assicurati». A scriverlo oggi è il Movimento per il Socialismo, che in un’interpellanza riporta il contenuto delle circolari che alcune associazioni padronali - come SSIC e Hotelleriesuisse - hanno inviato a propri membri, in cui si spiega che «in caso di quarantena o restrizioni simili il datore di lavoro non è tenuto a versare il salario».
Una posizione non condivisa da tutti. Altre associazioni, fra le quali l’AITI, «ammettono che una eventuale chiusura per ordine dell’autorità rientra nel rischio aziendale e che dunque il salario è dovuto», proseguono i deputati Lepori, Arigoni e Pronzini, chiedendo al Consiglio di Stato se «in caso di quarantena di un dipendente il versamento del salario deve essere garantito dai datori di lavoro».
Per quanto concerne gli interinali e le categorie dei lavoratori a rischio, l’MPS chiede inoltre se sono state previste «disposizioni speciali» e se pensa di attivare presso l’ispettorato del lavoro una hotline per «rispondere alle domande dei lavoratori» e «raccogliere segnalazioni di eventuali abusi».
Genitori e scuole - Fra le misure adottate fino ad ora dalle autorità non vi è la chiusura delle scuole. Se la situazione su questo fronte dovesse però mutare, i genitori «avrebbero il diritto di rimanere a casa e percepire lo stipendio?», chiedono i tre deputati.
Restando nell’ambito scolastico, una seconda interpellanza con le stesse firme si sofferma invece sul provvedimento con cui il Consiglio di Stato ha vietato ogni gita fino al termine del mese di marzo. L’MPS chiede di quantificare il numero di gite annullate e di famiglie toccate dalla decisione, indicando inoltre se l’Esecutivo «pensa di mettere a disposizione dei mezzi per rimborsarle».
Informazione coronavirus: il governo rassicura il padronato, ma lascia nel dubbio lavoratori, genitori e assicurati
Annullamento delle gite scolastiche: il Cantone si farà carico delle spese?