L’MPS chiede quindi che il Cantone metta a disposizione più posti nel settore pubblico
BELLINZONA - La pandemia ha messo in difficoltà un po’ tutto e tutti. Anche gli studenti sono stati toccati, con la chiusura delle scuole. Chi deve chiudere un ciclo per iniziarne uno nuovo si sente particolarmente toccato. Soprattutto se non ha ancora trovato un posto in cui fare il tirocinio a partire da settembre.
Proprio dei futuri apprendisti parla la mozione urgente presentata dall’MPS al Consiglio di Stato. Il Movimento pone l’attenzione sulle difficoltà del momento, ma anche sui «problemi strutturali» presenti «da tempo».
Al Governo ticinese l’MPS chiede pertanto di agevolare alcuni settori ampliando l’offerta di posti di apprendistato nel settore pubblico, ma anche di decretare il libero accesso alle scuole professionali e alle scuole per l’ottenimento delle maturità professionali sospendendo i criteri di accesso.
Le sei richieste della mozione, nel dettaglio:
1. Aumento, a partire da settembre, dell’offerta da parte delle scuole professionali a tempo pieno (d’arti e mestieri, d’arte applicata, media di commercio, sociosanitaria). Riteniamo che i posti messi a disposizione dovrebbero triplicare e dovrebbe essere prestata grande attenzione (se necessario con misure preferenziali) alla possibilità che le ragazze possano seguire delle professioni considerate “maschili”;
2. La creazione di nuove formazioni all’interno delle scuole d’arti e mestieri oltre a quelli già presenti (Elettronica/Elettronico, Operatrice/Operatore in automazione, Polimeccanica/Polimeccanico, Progettista meccanica/o, Creatrici/Creatori d’abbigliamento, Informatiche/Informatici, ecc) anche grazie ad una collaborazione tra scuole professionali e centri di formazione pratica (che sostituirebbero la formazione pratica in azienda);
3. L’obbligo per Cantone, enti pubblici, para-pubblici, amministrazioni comunali di assumere per il 2020 1 apprendista ogni 20 dipendenti. Le formazioni devono avvenire in tutte le professioni presenti;
4. L’obbligo, per i centri di formazione aziendali finanziati dal Cantone, di raddoppiare la propria offerta di posti di formazione a partire dal settembre 2020;
5. Il raddoppio (a partire dal settembre 2020) dei posti di formazione offerti nel settore sociale, in particolare nelle diverse scuole di formazione del personale sanitario;
6. Di decretare il libero accesso alle scuole professionali e alle scuole per l’ottenimento delle maturità professionali sospendendo i criteri attraverso i quali viene solitamente limitato l’accesso a queste scuole.