La rottura in casa UDC a Bellinzona non sembra sanabile. Piero Marchesi: «Discuteremo la riorganizzazione»
BELLINZONA - Questa volta, la rottura sembra insanabile. Niente ripensamenti, dopo il diverbio che ha portato alle dimissioni in blocco della dirigenza UDC a Bellinzona. Il presidente del partito Piero Marchesi, raggiunto al telefono, preferisce non commentare sulla telefonata "rovente" che avrebbe dato origine alla rottura. Ma accetta le dimissioni.
«Non entro nel merito della telefonata». Marchesi si limita a registrare la scelta dei quattro dirigenti bellinzonesi. «Ho ricevuto la lettera di dimissioni, che accetto. Adesso affronterò il tema con la direzione del partito, per ricostituire un nuovo ufficio presidenziale».
Insomma indietro non si torna: nonostante i dimissionari si siano detti disposti a "rientrare nei ranghi", i vertici cantonali sembrano piuttosto intenzionati a chiudere il capitolo. «Ci sono stati dei problemi, adesso è il momento di voltare pagina» conclude Marchesi.