L'indignazione della sezione leghista di Bellinzona: «Altro che guasto, qui è cattiva gestione»
BELLINZONA - Le forti precipitazioni di questo fine settimana hanno provocato disagi a Preonzo. Per un paio di giorni i cittadini del quartiere a nord della vecchia Bellinzona hanno dovuto fare a meno dell'acqua potabile. Contrariamente al solito, in questo caso neppure bollita è stato possibile utilizzarla.
La popolazione, stando a un'interpellanza inviata oggi al Municipio e redatta dalla sezione leghista di Bellinzona, è risentita per questo malfunzionamento, poiché è la seconda volta che succede dall’avvenuta aggregazione, ovvero da tre anni e mezzo a questa parte.
«A mente - sottolineano i leghisti - non si ricorda una frequenza così ravvicinata negli anni passati, quando l'allora comune si occupava in completa autonomia di tutti i lavori di manutenzione dell’acquedotto».
«Sembra poi - viene aggiunto - che il problema non sia legato a un danno causato dalle recenti intemperie, bensì da una cattiva gestione e manutenzione della struttura atta all'approvvigionamento idrico della comunità».
Insomma, secondo i rappresentanti leghisti, saremmo in presenza di un «disservizio riconducibile agli effetti negativi causati dall’aggregazione».
Qui di seguito le domande poste nell'interpellanza:
1. Che cosa è successo all’acquedotto che ha comportato la non potabilità dell'acqua a Preonzo (e Moleno)?
2. Il problema è legato ad un danno causato dalle intemperie o da una cattiva gestione/manutenzione della struttura? È possibile si sia trattato più semplicemente di un errore umano?
3. Con che frequenza vengono svolti i lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria?
4. Qual è il servizio preposto alla manutenzione e chi sono le persone coinvolte?
5. L'aumento di questi problemi in coincidenza dell’aggregazione è soltanto casuale o siamo in presenza di un peggioramento del servizio offerto?
6. Che cosa intende fare il Municipio per evitare il ripetersi di questo tipo di disservizio?
7. Quali sono gli insegnamenti da trarre?
8. La comunicazione della non potabilità dell'acqua sembra essere stata lacunosa nonostante i fuochi da raggiungere erano meno di 200.
Perché oltre all’utilizzo dei media (non tutti leggono i portali internet, …) non si è pensato ad uno scritto da distribuire in ogni casa?
9. Il Municipio non ritiene che simili fatti minino la fiducia dei cittadini che popolano i quartieri più periferici che più volte hanno già manifestato un certo malcontento per una città a due velocità?