Lo chiede l'iniziativa parlamentare presentata dal Partito socialista
BELLINZONA - Di salario minimo se n'è già ampiamente parlato. Ma c'è una categoria di lavoratori su cui oggi il PS ha deciso di concentrarsi: i dipendenti statali. «L’articolo 4 attuale della legge cantonale sugli stipendi non garantisce uno standard salariale minimo equo: importo definito in 4'000 franchi per 12 mensilità nell’iniziativa popolare federale sui salari minimi».
Nella legge stipendi cantonale in vigore dal 2018, sentiti le richieste dei sindacati del settore pubblico, la Commissione della gestione e delle finanze ha introdotto una soglia di 43'000 franchi annui.
Ma secondo Raoul Ghisletta e cofirmatari, «è giunto ora il momento di fare un secondo passo che porti alla definizione di un salario minimo di 48'000 franchi annui (4'000 franchi per dodici mensilità, 3'692,30 franchi per tredici mensilità) per garantire un reddito dignitoso a tutti i dipendenti del Canton Ticino».
L'iniziativa chiede pertanto che l'articolo 4 della legge sugli stipendi venga modificata, prevedendo quale soglia d’entrata per la prima e seconda classe di regola un lordo annuo di 48’000 franchi.