Daniele Caverzasio ha ricordato al Parlamento come «non sarà il solito Natale», ma serve «rispettare la vita»
MENDRISIO - Sono stati quattro giorni lunghi quelli dell'ultima sessione parlamentare 2020. Si è parlato di Preventivo, Magistratura, coronavirus. Ma anche di scuole e finanze. Non sono mancate frecciatine, discussioni (subito sedate) e il sano scambio di idee.
Oggi il Gran Consiglio ha chiuso con il 2020, dedicando un minuto di silenzio allo scomparso Flavio Cotti e salutando (dopo dieci anni) la deputata leghista Amanda Rückert, nominata nuova direttrice della Divisione affari giuridici di Lugano (Fabio Badasci sarà invece presente fino a febbraio 2021).
Il presidente dell’Ufficio presidenziale, Daniele Caverzasio, ha quindi deciso di salutare tutti con i suoi personali auguri di Natale. «Qualcuno ha detto che "a Natale i bimbi cantano, ma le assenze urlano" - ha esordito -. Ci rendiamo tutti conto come quest’anno non sarà il solito Natale. Alcuni potranno trascorrere le feste in famiglia, altri avranno perso i loro cari, altri ancora lo trascorreranno in ospedale. Non sarà il Natale di abbracci e tavolate, ma del rispetto delle regole e della vita. Quelle degli altri, oltre che della nostra». E ha poi concluso: «La vita ci riserva sorprese, a volte spiacevoli, a volte fantastiche. L’importante è sempre avere la forza di andare avanti. Cerchiamo di rimanere quindi distanti ma vicini con il cuore. Non è tempo di divisioni, ma di stare uniti. Vi auguro un buon Natale e di ritrovare un po’ più di quella serenità che a volte ci manca».