Matteo Quadranti interpella il Governo dopo la pubblicazione di un concorso sul Foglio ufficiale.
BELLINZONA - Alla Divisione della giustizia mancano risorse, competenze o coerenza? A chiederselo, e a chiederlo al Consiglio di Stato tramite un'interpellanza, è Matteo Quadranti (PLR). Quadranti si riferisce al bando di concorso per un posto da “collaboratore/trice scientifico/a I o II incaricato/a, al 100%, presso la Direzione della Divisione della giustizia”, pubblicato a un anno di distanza da quello che aveva portato alla nomina dell'Aggiunta presso la direzione della Divisione giustizia.
Un percorso tortuoso quello di quest'ultima nomina, con un primo concorso annullato e una nomina arrivata dal Consiglio di Stato che, ricorda Quadranti, «portò a diverse domande su questo cambio di rotta, tra un concorso per un profilo con formazione giuridica e brevetto d'avvocato ad un incarico senza concorso con un profilo con competenze in risorse umane».
Questa ulteriore ricerca ha dunque suscitato alcune perplessità al deputato: «Come mai per lavorare a un progetto così delicato come quello della riorganizzazione delle Arp si cerca un profilo, magari esterno, quando considerando i quattro macrosettori della Divisione si contano circa settecento collaboratrici e collaboratori. Non si può far capo a uno di loro?».
Ecco tutte le domande poste all'attenzione del Governo.