Nessuna indicazione di voto dal Movimento per la votazione di domenica 16 maggio
BELLINZONA - «Non ci interessa il meno peggio». Si potrebbe riassumere così la posizione della sezione Lega-Udc di Bellinzona nei confronti del prossimo ballottaggio per l'elezione del sindaco della capitale.
Nel duello tra Mario Branda (Ps) e Simone Gianini (Plr) il Movimento di via Monte Boglia e gli alleati democentristi si chiamano fuori. Nessuna indicazione di voto. La decisione è stata comunicata oggi «dopo un'attenta riflessione comune» in una nota che punta il dito contro «il comprovato inciucio» tra liberali radicali e socialisti.
«Hanno gestito in modo deficitario la Città, senza mai ascoltare le voci delle altre realtà politiche» scrivono Lega e Udc nel comunicato. «Per rispetto del nostro elettorato, riteniamo fuori luogo pronunciarci. Lo si farebbe, forse, se tra i due contendenti uno fosse indiscutibilmente più virtuoso. Francamente il sostegno al “meno peggio” ci sembra un esercizio poco sensato e soprattutto non coerente». L'assenza del voto leghista-democentrista andrà a favore di uno o dell'altro candidato? Lo sapremo domenica 16 maggio.