Il Gruppo Lega-UDC-UDF interroga il Municipio sulla decisione di cancellare la manifestazione anche per quest'anno.
«L'introduzione del certificato Covid-19 non basta per l'organizzazione di un'edizione light della fiera», si domandano gli otto consiglieri comunali.
MENDRISIO - La fiera di San Martino - è notizia di ieri - non si terrà neppure quest'anno. Il Municipio di Mendrisio ha infatti deciso «a malincuore» di gettare la spugna anche per l'edizione 2021, dopo che già quella precedente era stata cancellata dalla pandemia. «Le restrizioni non gioverebbero né agli espositori, né al pubblico», si era giustificato l'esecutivo del Magnifico Borgo.
Una spiegazione, questa, che però non convince del tutto il Gruppo Lega-UDC-UDF in Consiglio comunale che sull'annullamento ha deciso di chiedere ulteriori lumi. «C'è un po' di delusione per questo annullamento», scrivono gli otto consiglieri comunali* in un'interrogazione. Una cancellazione che è stata decisa nonostante il «tanto discusso» certificato Covid-19 che avrebbe dovuto permettere «un graduale ritorno alla normalità, alle tradizioni, alle manifestazioni e alla ripresa economica di talune attività fortemente penalizzate dalla pandemia».
Gli otto consigliere comunali, pur «comprendendo la preoccupazione per il regolare svolgersi dei controlli» e «la difficoltà nell'organizzazione degli stessi», trovano «doveroso» nei confronti dei commercianti e delle società che si autofinanziano con queste manifestazioni di cercare di risolvere questi problemi tanto più che «in altri contesti altrettanto affollati e in altre Città del nostro Cantone le manifestazioni sono state mantenute o riproposte».
Per questi motivi il Gruppo Lega-UDC-UDF chiede al Municipio se avesse preventivato il costo della manifestazione rispettando tutte le norme di sicurezza e se avesse pensato a un'organizzazione più limitata della fiera, ad esempio facendola svolgere solo durante il giorno. Gli otto consiglieri comunali, poi, domandano se il Municipio abbia agito per tempo e se abbia tenuto conto che «l'obbligo di certificato» può di per sé diminuire l’affluenza, rendendo i controlli meno onerosi. «L'organizzazione della fiera, seppure limitata, avrebbe poi potuto fungere da incentivo alla vaccinazione a qualche indeciso», conclude il Gruppo Lega-UDC-UDF.
* Simona Rossini (prima firmataria), Massimiliano e Nicholas Robbiani, Lorenzo Rusconi, Benjiamin Albertalli, Roberto Pellegrini, Samuele Bobo Caimi, Paola Galfetti.