A chiedere il cambiamento, con un'iniziativa parlamentare e con un voto d'urgenza, è l'UDC. Sostenuto da Massimo Suter.
BELLINZONA - Il passaggio di Massimo Suter dal PLR all'UDC è sfociato in una prima azione che mira a favorire (anche) la ristorazione. In collaborazione con il presidente di GastroTicino, il gruppo democentrista in Gran Consiglio ha infatti depositato un’iniziativa parlamentare (primo firmatario Paolo Pamini) per chiedere al Consiglio di Stato di emettere dei certificati Covid validi in caso di esito negativo nel quadro di test nelle aziende. «Già la settimana prossima il nostro gruppo chiederà il voto d’urgenza in aula e se almeno due terzi del parlamento dovesse sostenere la proposta, si potrebbe ottenere una veloce applicazione», spiega il partito.
Sull'esempio di quanto avviene da qualche giorno nei Grigioni, l’UDC e Suter ritengono che, per evitare di sovraccaricare le strutture esistenti nel periodo delle vacanze autunnali, nonché durante la prossima stagione invernale, il Ticino dovrebbe rendere possibile il rilascio di certificati Covid nell’ambito dei test nelle aziende. «Visto il forte interesse e la particolare vocazione turistica del nostro cantone, dove sono presenti oltre 2’000 aziende attive nella ristorazione ed alberghiera con oltre 20'000 impiegati, riteniamo sia ora opportuno un rilascio del certificato Covid valido per 72 ore una volta stabilito l’esito negativo», viene sottolineato. La partecipazione a questo tipo di test aziendali dovrebbe rimanere comunque facoltativa per i dipendenti.