La deputata dei Verdi ha annunciato il ritiro dalla carica per motivi di salute
BELLINZONA - La deputata ecologista Cristina Gardenghi ha comunicato di aver consegnato le proprie dimissioni dal Gran Consiglio e dai Verdi del Ticino per motivi di salute.
La giovane ha infatti annunciato di avere bisogno del tempo per rigenerarsi da un serio burnout che in questi ultimi mesi ne aveva impedito la partecipazione attiva alle attività parlamentari e del partito.
«Negli scorsi mesi ho vissuto dei momenti particolarmente difficili che mi hanno portata a riconsiderare le mie priorità. Ora è il momento di occuparmi della mia salute e di riflettere su chi sono e su chi voglio diventare, e sento di non poterlo fare con le cariche e gli impegni politici che ho assunto», ha scritto la deputata in una nota, ringraziando tutte le «persone brillanti, stimolanti e appassionate, con cui ho condiviso le gioie e i dolori della politica attiva: è stata un’esperienza intensa e arricchente».
Tuttavia, ha ammesso la granconsigliera, «l’attività politica ha aspetti logoranti: gli impegni che si susseguono incessantemente, la pressione mediatica, i temi complessi che richiedono un attento approfondimento ma allo stesso tempo una risposta binaria, i toni spesso aspri e poco inclini a un vero dialogo, la richiesta di essere costantemente ricettivi e performanti e di ipersemplificare ciò che non è sempre semplificabile. Ho preso il mio incarico e le sfide della nostra epoca molto seriamente, dedicando gran parte del mio tempo e delle mie energie alla cosa pubblica. Senza rendermene conto ho finito per esaurirmi e perdere di vista ciò che per me è davvero importante, e la mia salute ne ha risentito. Ora ho bisogno di spazio e di tempo, per ritrovare me stessa e per tornare a vivere secondo i miei valori».
«Dispiacere e gratitudine»
La notizia è stata accolta «con dispiacere, ma anche con senso di gratitudine e riconoscenza» da parte dei Verdi del Ticino, che l'hanno ringraziata «per la sua riconosciuta generosità e la sua dedizione alla causa verde», augurandole «di ritrovare il pieno delle sue forze e della sua vitalità».
Oltre al suo impegno per il partito, lo ricordiamo, Cristina Gardenghi ha parallelamente portato a conclusione la sua formazione in ingegneria ambientale e cominciato un lavoro di dottorato al politecnico di Zurigo. In futuro, comunque, ha assicurato che «il rispetto per l’ecosistema di cui siamo parte, sia in termini ambientali che sociali, rimangono le mie priorità, ma voglio tornare a vivere tutto ciò in maniera più autentica nella mia quotidianità: con i ritmi che sono propri della natura a cui apparteniamo e non della vita frenetica a cui ci siamo abituati, che miete più vittime di quanto vogliamo immaginare».