Se lo chiede il Consigliere nazionale Piero Marchesi che ha presentato un'interrogazione alle Camere federali
PONTE TRESA - Nei piani strategici della Confederazione in materia energetica vi è una forte accelerazione verso la creazioni dei parchi eolici. Proprio sulla strategia 2050 il Consigliere nazionale Piero Marchesi chiede lumi.
«L'architettura dell'attuale rete di trasporto e di distribuzione svizzera si basa su una produzione centralizzata di elettricità (grosse centrali nucleari e idroelettriche) e sugli interscambi (linee transfrontaliere) con l'estero - scrive il consigliere - e sulla base della strategia energetica della Confederazione, che contempla un forte incremento della produzione decentralizzata in parchi eolici e in particolare con impianti fotovoltaici, l'architettura rispettivamente il dimensionamento della rete subirà forti mutamenti».
Marchesi fa notare che «nella valutazione degli investimenti per le nuove energie rinnovabili, non si fa mai accenno ai costi e agli investimenti per l'adattamento delle reti di trasporto e di distribuzione dell'energia elettrica». E si chiede: «I costi per l'adattamento della rete sono sostenibili o si trasformeranno presto in un salasso per famiglie e PMI?».
E così chiede al Consiglio Federale se «è stato allestito un nuovo piano tecnico in base alla produzione decentralizzata prevista dall'attuale strategia energetica della Confederazione e a quanto ammonteranno gli investimenti e i costi complessivi per adattare e modificare la rete di trasporto (altissima e alta tensione) e di distribuzione (media e bassa tensione), incluse le stazioni di trasformazione dell'elettricità».
Non da ultimo, una domanda che interessa a molti: «In futuro a quanto ammonterà in media la tariffa di rete al kWh e a che percentuale di aumento corrisponderà rispetto alla tariffa media attualmente in vigore?».