Stranieri esclusi dalla pratica legale? La vicenda approda in Consiglio di Stato, mediante un’interrogazione interpartitica
BELLINZONA - La questione relativa alla lettera della Divisione della Giustizia ai Presidenti delle Magistrature permanenti del Cantone non ha fatto storcere il naso solo all'Associazione Giuristi Praticanti (AGP), ma è ora approdata anche in politica.
Gianluca Padlina (Centro), Mattea David (PS) e Andrea Rigamonti (PLR) hanno infatti depositato un'interrogazione al Consiglio di Stato, per capire se sia davvero stata esclusa la possibilità di accesso a un posto di alunnato giudiziario per i giovani giuristi di nazionalità straniera.
All'Esecutivo, i deputati chiedono quindi quale sia la base legale sulla quale si fonda la direttiva e se davvero si ritenga che i Magistrati «non siano in grado di selezionare correttamente i giovani giuristi che si candidano per un posto di alunnato giudiziario?». Viene inoltre domandato se procedendo in tal modo (come aveva già ventilato l'AGP) non venga violato il principio della separazione dei poteri.
«Quante volte il Cantone ha deciso di assegnare un posto ad un giovane giurista di nazionalità straniera, invece di assegnarlo ad un giovane giurista di nazionalità svizzera?», si chiedono infine i firmatari dell'interrogazione interpartitica, ponendo anche una domanda più generica: «È vero che la Divisione della giustizia sta valutando di proporre una riduzione dei posti di alunnato giudiziario? Se sì, per quali motivi e di quale entità?».
A tal riguardo, l'Associazione Giuristi Praticanti si è oggi detta «molto interessata» alle risposte che darà il Consiglio di Stato. Oltre all'importanza di capire se le note basi legali siano state rispettate, l'associazione reputa fondamentale «comprendere la questione relativa ai contingenti degli alunni giudiziari, ciò in particolare tenuto conto che lo stipendio lordo di un alunno è di soli 2'000 franchi lordi mensili. Spera a tal proposito che il Consiglio di Stato indichi anche i motivi per i quali gli alunni giudiziari non sottostiano alla Legge sui salari minimi».
Un'altra interrogazione sull'argomento, lo ricordiamo, è stata depositata poche settimane fa dal Partito Comunista, che chiede di «non tarpare le ali ai giovani giuristi e alle autorità giudiziarie».