I Cemea sono preoccupati per i tagli presentati dal Cantone nel Preventivo 2024. In programma una manifestazione a Bellinzona.
BELLINZONA - «Tutti in piazza il 22 novembre!» è l'invito della delegazione ticinese dei Cemea (Centri d’Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva) che dopo aver preso visione del preventivo 2024 presentato dal Consiglio di Stato, si dice «molto preoccupata». A riguardo è stata organizzata una manifestazione che si terrà il prossimo 22 novembre, per l'appunto, alle 17 in Piazza del Governo a Bellinzona per dire «Basta a tagli salariali e pensioni».
Nel comunicato diffuso si legge che «i Cemea non criticano per partito preso la revisione della spesa dello Stato, ma sono contrari a che questa venga messa in atto senza tenere nella giusta considerazione la protezione, i diritti e i bisogni della popolazione».
Allo Stato chiedono dunque di «rivedere la sua azione di risparmio; che rilevi dunque con sguardo attento, prima di procedere alla revisione delle spese, quali sono i bisogni soddisfatti (e quali invece no) dei suoi Cittadini, in particolare di quelli più fragili e vulnerabili ai cambiamenti sociali in atto».
ll timore è che «il preventivo così come impostato espone al rischio che la “Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia” non venga rispettata.
Per questo esprimiamo con forza il nostro desiderio, che, una volta per tutte, le azioni di promozione del benessere e di accoglienza nei contesti scolastici ed extrascolastici di bambini e giovani, e addirittura la possibilità di impiegare con coraggio maggiori risorse in questi contesti, vengano visti come un investimento per il futuro del nostro Cantone e non una spesa», concludono.