CANTONE«Pianificazione aeroportuale: a quando un aggiornamento?»

BELLINZONA - «Alla luce dell'attuale difficoltà di raggiungere il Ticino attraverso i vettori di trasporto stradale (per le lunghe code al Gottardo) e ferroviario (in seguito all’incidente che ha portato alla chiusura della galleria di base del Gottardo), si impone una riflessione e soluzione in tempi brevi per un collegamento affidabile da e per il resto della Svizzera». Comincia così l'interpellanza presentata da Roberta Passardi (PLR) e firmata da Gabriele Ponti (PLR), Marco Passalia (Il Centro), Paolo Caroni (Il Centro), Tiziano Galeazzi (UDC), Andrea Censi (Lega), Sara Beretta Piccoli (Verdi Liberali).

«Tassello fondamentale» - «Il sistema aeroportuale ticinese - si legge nel testo - oltre a essere importante per l’economia del cantone Ticino, è un tassello fondamentale per rispondere a questa problematica, ma la sua pianificazione è ferma al 2007; una politica aeroportuale lungimirante garantisce la raggiungibilità del nostro cantone, ma pure lo sviluppo futuro del cluster e le migliaia di posti di lavoro ad esso correlati».

I dati - Il cluster attorno al sistema aeroportuale ticinese «genera in regime di completo esercizio annualmente oltre 200 milioni in indotto economico e fornisce lavoro a migliaia di persone». Nonostante «questa importanza per la piazza economica ticinese, il documento “Gli obiettivi pianificatori cantonali”, con lo specifico capitolo 22 in relazione alla pianificazione aeroportuale, non è più stato aggiornato dal novembre 2007». Proprio perché «gli obiettivi pianificatori adottati dal Gran consiglio rappresentano “importanti punti di riferimento per i prossimi 10-15 anni”, è necessario rivedere gli obiettivi pianificatori in modo che considerino, nel mutato contesto del sistema aeronautico nazionale e internazionale, l’insieme delle infrastrutture aeroportuali con l’obiettivo di identificare le modalità con cui essi possano contribuire a rafforzare l’attrattività e competitività del Canton Ticino, da un punto di vista economico, innovativo e turistico, e al contempo aumentarne l’accessibilità. Infine, occorre ricordare che l’infrastruttura aeroportuale si sviluppa in Ticino su quattro strutture (a cui si aggiunge quella San Vittore, a pochi chilometri dal Confine)».

Le domande - I proponenti chiedono al Governo quale sia «la visione a lungo termine sulla piazza aeroportuale ticinese». E ancora: «Viste le nuove circostanze socio economiche rispetto al momento della definizione obiettivi pianificatori, il Consiglio di Stato avvierà una nuova analisi del quadro e del contesto pianificatorio, al fine di dare una nuova definizione e programmazione della piazza aeroportuale ticinese? Visto che le infrastrutture aereoportuali devono beneficiare di investimenti in grado di garantirne in modo sostenibile la dimensione economica e dunque la creazione di valore aggiunto a beneficio del territorio, il Consiglio di Stato ha in programma investimenti in questo senso?».
I firmatari domandano all'esecutivo se «intende reintrodurre nell’organico del Cantone del Delegato cantonale per l’aviazione civile previsto dalla Scheda PD-M9 attualmente in vigore?». Inoltre: «Cosa ha intenzione di fare il Consiglio di Stato per favorire lo sviluppo delle attivitàconnesse alla piazza aeroportuale? La fragilità e l’inaffidabilità dei collegamenti verso il Ticino sono evidenti agli occhi di tutti. Il Governo ritiene opportuno agire per sviluppare in modo alternativo e complementare anche la via della mobilità aerea per ovviare a questa problematica?»