Saranno proiettati gli ultimi lavori di Bassel Ghandour e Gaspar Noé
LOCARNO - Questa sera in Piazza Grande, nel corso della 74esima edizione del Locarno Film Festival, verranno ricordati i 70 anni della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati. È il frutto di una collaborazione speciale tra gli organizzatori della kermesse cinematografica e l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Due le proiezioni della serata: "The Alleys" e "Vortex".
Il primo racconta la storia di un quartiere violento e dominato dal pettegolezzo. Un giovane truffatore fa di tutto pur di stare con la fidanzata segreta, ma la spietata madre di lei è sul piede di guerra. Quando un ricattatore coglie la coppia in flagrante, la madre chiede a un gangster di porre un freno a questa storia… Ma le cose andranno diversamente. «La moneta corrente nel mondo di "The Alleys" è la reputazione» afferma il regista Bassel Ghandour. «Il film esplora le modalità tramite cui la persone celano segreti, raccontano bugie e indossano maschere per sopravvivere al pettegolezzo e allo sguardo della società».
Di "Vortex", invece, si potrebbe dire questo: la vita è una breve festa che verrà presto dimenticata. Spiega il regista Gaspar Noé: «Ho immaginato un film dalla narrazione estremamente semplice, con una persona in una condizione di deterioramento mentale che sta perdendo l’uso del linguaggio, e il nipote che invece non lo padroneggia ancora, come due estremi di questa breve esperienza che è la vita umana».