Luisa Tettamanti, Breganzona. Candidata PLR al consiglio comunale di Lugano, lista n. 2, candidata n. 51
LUGANO - La nuova grande Lugano è un comune composto da 21 quartieri che occupano un territorio eterogeneo che va dai 273 metri sul livello del mare del lago Ceresio ai 2'116 del monte Gazzirola. Oltre al centro città e ad aree urbane fortemente popolate, il comune dispone anche di grandi spazi verdi e di boschi.
Questa eterogeneità, frutto del processo di aggregazione, ha come conseguenza che i vari quartieri abbiano esigenze e bisogni diversi tra loro. Non di rado si avverte la sensazione che i quartieri non siano sufficientemente coinvolti e non si considerino parte integrante del nuovo comune. L’aggregazione non deve limitarsi ad un mero processo amministrativo ma, e questa è certamente la sfida più difficile, deve creare uno spirito di appartenenza ad un’unica collettività. Il rischio di focalizzarsi sul centro città e sui suoi grandi progetti, trascurando le peculiarità dei quartieri, è reale. A questo proposito è importante trovare un giusto equilibrio tra questi due aspetti e avere come obiettivo uno sviluppo armonioso di quella che ora è la grande Lugano che deve ancora darsi da fare per creare una propria identità.
In questo contesto, vorrei evidenziare due progetti: il primo realizzato in un quartiere aggregatosi a Lugano nel 2013 e che, tra le altre cose, ci porta tra le stelle, e il secondo, non ancora realizzato, che riguarda il centro città e il nostro bel lungolago.
Stiamo parlando nel primo caso del quartiere di Cadro che da qualche anno ospita la nuova sede de L’Ideatorio, un servizio dell’USI il cui obiettivo è la promozione della cultura scientifica e il dialogo fra scienza e società. Tra le numerose attività offerte ad un vasto pubblico, L’Ideatorio propone conferenze, mostre, colonie diurne, viaggi tra le stelle grazie ad un planetario astronomico, ed è frequentato sia dalle scuole che dal grande pubblico. I benefici di questa struttura sono molteplici: un avvicinamento tra il mondo accademico, la popolazione e il territorio, l’utilizzo degli spazi accoglienti della ex casa comunale, una valorizzazione del quartiere nel suo insieme.
Il secondo progetto riguarda la riqualifica della scalinata degli Angioli e il ripristino della funicolare, divenuta nel 2011 un bene culturale di interesse cantonale e inserita nell’elenco federale degli impianti di risalita storici degni di conservazione. Da parecchi anni si discute su come fare rinascere questo caratteristico angolo di città: ora che l’intera area è stata valorizzata è necessario intervenire rapidamente per non lasciare la scalinata nell’attuale stato di incuranza. A fine 2020 sono stati presentati i progetti di rilancio di quest’area. Ora la palla è nelle mani della politica e c’è da augurarsi che nella prossima legislatura verranno fatti i necessari passi avanti per procedere con la riqualifica, che andrà a beneficio sia della popolazione che del settore del turismo.
Due progetti quindi che, speriamo, tra qualche anno ci permetteranno di tuffarci metaforicamente nel lago dopo aver viaggiato tra le stelle.