Jary Ferrari, sentinella dell'ambiente e candidato per il Municipio di Coldrerio - Avanti con Ticino e Lavoro e movimento del centro
COLDRERIO - Anche nei nostri comuni ed in tutto il distretto del Mendrisiotto, vi sono molti ciechi e ipovedenti che con insistenza desiderano una vita un poco più inclusiva e integrativa.
E' una situazione per molti di noi deprimente e secondo il mio parere potrebbe portare allo sconforto ed alla depressione.
Come ben noto, duecento anni dopo la sua invenzione, il metodo Braille ancora fatica a conquistare il suo posto nella società. Ancora considerato uno strumento specialistico, relegato ai margini della vita quotidiana, il Braille rappresenta una chiave di volta negata all'inclusione delle persone con disabilità visiva.
Nonostante le resistenze, anche la nostra politica ha acquisito consenso grazie a diverse caratteristiche che lo rendono bene o male Accessibile e inclusivo.
Pur l’intelligenza artificiale stia facendo passi da gigante e magari anche offrire nuove opportunità lavorative, Questo dimostra come l'Innovazione tecnologica possa superare le barriere socio-culturali e migliorare la vita delle persone cieche o ipovedenti.
Secondo la mia opinione il Braille è la chiave di accesso alla conoscenza, così come oggi lo sono anche le nuove tecnologie. Presto il Braille approderà su nuove interfacce e tecnologie. Questo rappresenterà un'ulteriore opportunità per promuovere l'inclusione e l'uguaglianza nella società.
Le nuove tecnologie avanzano inesorabilmente, lasciando indietro coloro che si ostinano a ostacolarle. È preferibile, invece, accompagnare e orientare il cambiamento e adattarsi alle nuove realtà, cogliendo le opportunità che esse offrono per migliorare la società.
La Scienza e la Tecnica sono i due pilastri su cui poggia il mercato della società moderna. Per il sottoscritto, la percezione di esclusione è costantemente presente, date le innumerevoli barriere fisiche, sensoriali architettoniche e culturali che dobbiamo affrontare quotidianamente.
Il Braille rappresenta un sistema di Scrittura fondamentale per la comunità delle persone con disabilità visiva. In un contesto in cui esso è stato affiancato dalla Tecnologia Digitale, mi chiedo se il Braille sia un sistema veramente integrato o se le politiche di Assistenza necessitino di una profonda rivalutazione, allo scopo di incentivare e accelerare il processo di Riconoscimento del Braille e favorire la sua inclusione spontanea nella società in modo ottimale. Ma se questo il Cantone non lo fa, bisogna trovare altre vie.
Presto si terranno le votazioni comunali. Tocca ai comuni mettersi assieme e proporre la soluzione summenzionata al Cantone, e finalmente una volta tanto si arriverà ad un risultato positivo per la nostra categoria.