Cosa si nasconde dietro a questa foto? Lo rivela per la prima volta l'autore dello scatto, il fotografo turco Osman Sagirli
ATMEH - La fotografia parla da sola. E parla più di tante parole. Il suo sguardo, il suo gesto riassume tutto l'orrore della guerra in Siria. Ma potrebbe essere di qualsiasi guerra. L'immagine della bambina di quattro anni col viso spaventato e le mani alzate ha fatto il giro del mondo. Si chiama Hudea ed è stata fotografata nel campo profughi siriano di Atmeh, vicino ai confini con la Turchia. Vive lì, insieme alla mamma e ai fratelli.
La storia di questa foto è stata raccontata alla BBC direttamente dal fotografo turco Osman Sagirli, autore dello scatto che ha commosso il mondo e conquistato la rete (è stata ritwittata 11 mila volte).
"Avevo una macchina fotografica con un teleobiettivo ingombrante. La bambina ha pensato fosse un’arma e ha alzato le mani in segno di resa" ha raccontato il fotografo. E ha poi aggiunto: "Pensava che le avrei sparato. Non aveva capito che si trattava di una macchina fotografica. In genere alla vista di un obiettivo i bambini ridono, scappano o si nascondono la faccia".
Osman Sagirli ha pubblicato l'immagine per la prima volta sul giornale Türkiye. È da 25 anni che il fotografo scatta immagini nelle zone di guerra. Il suo intento è proprio quello di ritrarre la sofferenza e la distruzione dei conflitti bellici attraverso gli occhi dei bambini. Occhi che più degli altri riescono a raccontare l'inutilità delle guerre.