Sarà pero un Natale ad alta tensione in Israele e in Cisgiordania
GERUSALEMME - Un messaggio di auguri natalizi e di Buon anno nuovo ai cristiani in Israele e nel mondo è stato diffuso dal premier Benyamin Netanyahu, secondo cui "Israele è uno dei pochi Paesi in Medio Oriente, e forse l'unico, dove i cristiani hanno piena libertà di praticare la propria fede".
"La mia fervente speranza e la mia fervente preghiera - ha aggiunto il primo ministro israeliano - è che il 2016 sia contraddistinto da maggiore sicurezza e libertà per tutti i cristiani in Medio Oriente".
Natale ad alta tensione - Attentati palestinesi, tre feriti, quattro uccisi, scontri con l'esercito: in Israele e Cisgiordania è alta tensione alla vigilia di Natale. Una situazione che dura da mesi senza soste e che stamattina nel giro di poche ore ha fatto risalire l'allarme.
Nel primo assalto un palestinese di 23 anni Mouhamed Zaharn, secondo la polizia, ha aggredito a coltellate due guardie (una donna e un uomo) nel centro industriale di Barkan in Cisgiordania, ferendole entrambe. Subito dopo è stato raggiunto e ucciso dagli spari di reazione delle forze di sicurezza.
Un'ora e mezzo dopo soldati israeliani hanno sparato e ucciso a Hebron (Cisgiordania) un palestinese avventatosi contro di loro armato, secondo il portavoce militare, di un cacciavite. Anche in questo caso, l'assalitore - indicato dai media come Iyad Jamal Issa Adyisat, del villaggio di Yatta - è stato colpito a morte. Poco dopo un soldato israeliano è stato ferito in modo leggero da un auto lanciata contro un gruppo di militari in Cisgiordania a nord di Gerusalemme. L'assalitore palestinese - ha detto la Radio militare - è stato ucciso dalla reazione delle forze di sicurezza.
Nel primo pomeriggio violenti scontri sono scoppiati a Qalandya, vicino Ramallah in Cisgiordania, dove un palestinese è rimasto ucciso dal fuoco dei militari. Secondo la ricostruzione di media israeliani, i membri di una unità di élite dell'esercito hanno risposto al fuoco di un palestinese, dopo essere stati assaliti dalla popolazione.
La situazione di tensione che da mesi attanaglia la regione ha messo in ginocchio il turismo sia in Israele sia nei luoghi cristiani in Cisgiordania: secondo stime del ministero israeliano c'è stata una caduta del 4.6% di arrivi rispetto all'anno scorso e del 18.5% a paragone del 2013.
Un "calo vistoso e progressivo" anche secondo il 'Franciscan Pilgrim Office', ufficio della Custodia di Terra Santa. Oggi, in una Betlemme molto meno affollata di pellegrini e turisti rispetto al passato, il Patriarca Latino di Gerusalemme Fwad Toual ha svolto la tradizionale processione della Vigilia arrivando da Gerusalemme attraverso i check point di controllo dell'esercito: in Piazza della Mangiatoia cornamuse e scout hanno intonato i canti natalizi sotto il mega albero di Natale eretto davanti alla Basilica della Natività.