L'Unicef denuncia le terribili condizioni nel Paese arabo: «I piccoli perdono la vita per la malnutrizione e per malattie facilmente prevenibili». Le vaccinazioni potrebbero salvarli
SANA'A - «Lo Yemen è un vero infermo, il posto peggiore al mondo dove nascere. Ogni 10 minuti un bambino muore per malnutrizione e per malattie facilmente prevenibili. Una delle ragioni è che non c'è accesso alle vaccinazioni». Il direttore Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Geert Cappelaere, che fa appello ai media a «essere la voce dei bambini» in questa crisi dimenticata.
«L'Europa - dice all'ANSA - è lontana da questa crisi. Qui siamo più interessati alla questione dei rifugiati, dei migranti, e alle frontiere. Dalla Yemen, invece, nessuno esce, perché sono così poveri da non poter affrontare il viaggio e perché sono bloccati dal confine a Nord con l'Arabia Saudita e a sud dall'oceano».
Un milione di bambini sono sfollati interni, 11,3 milioni sono in stato di bisogno. L'Unicef è presente nel Paese con programmi contro la malnutrizione, campagne di vaccinazione contro la poliomielite, di assistenza sanitaria di base e accesso all'istruzione. Il successo più grande che Cappelaere può rivendicare è che «la malnutrizione è stabile, in questi anni non è aumentata. Già questo è un risultato eccezionale».