L'organizzazione deve far fronte a centinaia di denunce: «Vogliamo continuare a portare avanti la nostra missione»
IRVING, TX - Per far fronte alle centinaia di cause per abusi su minori che si trova ad affrontare in tutto il Paese, la principale associazione scout degli Stati Uniti ha deciso di dichiarare bancarotta per poter pagare le vittime ed essere in grado di continuare le proprie attività.
«Boy Scouts of America (BSA) ha dichiarato fallimento in base al capitolo 11 del Codice sui fallimenti degli Stati Uniti al fine di raggiungere due obiettivi chiave: compensare equamente le vittime che sono state danneggiate durante la loro esperienza negli scout e continuare a portare avanti la sua missione negli anni a venire», si legge in un comunicato diffuso dall’organizzazione.
Come ricorda Reuters, negli ultimi anni Boy Scouts of America è stata chiamata a rispondere di numerose accuse di abusi su minori che sarebbero stati perpetrati in passato dai suoi animatori. A determinare questa ondata di denunce è stata la semplificazione delle procedure di querela per molestie introdotta da molti Stati americani sulla scorta del movimento #MeToo.
L’intento dell’organizzazione scout è riunire tutti i casi e negoziare un accordo collettivo in un’unica corte. Stando all’ultimo rapporto d’esercizio del 2018, l’associazione nazionale dispone di 1,5 miliardi di dollari. I querelanti, tuttavia, potrebbero tentare di rifarsi sui fondi delle sezioni locali benché BSA ne sottolinei l’indipendenza.
Il capitolo 11 del Codice sui fallimenti degli Stati Uniti è stato usato in passato da colossi come General Motors. Prevede che l’azienda che si dichiari insolvente proponga una riorganizzazione interna e una rinegoziazione dei debiti concordata con il tribunale pur continuando ad operare con la stessa ragione sociale. Boy Scouts of America ha assicurato che «pagherà i suoi fornitori e partner per tutti i beni e servizi forniti da oggi in poi». Per quelli già forniti, invece, non può dare alcuna garanzia.
Forte di oltre 2 milioni di giovani membri, dal 2012 al 2018 i Boy Scouts of America hanno conosciuto una flessione del 13% degli iscritti. A influenzarla, oltre alle accuse di molestie, anche le controversie sull’ammissione delle ragazze (progressivamente accettate solo negli ultimi tre anni) e dei capi scout apertamente gay (poi anch’essi ammessi).