In conferenza stampa con Fontana a Milano, il vicepresidente della Croce Rossa cinese ha espresso le sue perplessità.
MILANO - «Bisogna fermare tutte le attività economiche, tutti devono stare a casa, tutti devono dare il loro contributo. La vita delle persone è la cosa più importante, non abbiamo una seconda scelta di fronte alla vita». È il consiglio dato oggi agli italiani dal vicepresidente della Croce Rossa Cinese, Sun Shuopeng, che durante un incontro con la stampa a Milano ha espresso il suo stupore per tutta la «gente che vede in giro».
Shuopeng ha preso parte al quotidiano incontro con la stampa del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che per l'occasione è tornato a indossare la mascherina. Fontana ha chiesto al governo italiano «misure più rigide» per contrastare l'avanzata del coronavirus nella sua terra flagellata, dove ora anche Milano trema: 634 nuovi positivi in un solo giorno in tutta la provincia, il doppio del giorno precedente.
Non deve aver faticato molto Sun Shuopeng a convincere Fontana che da tempo spinge per misure severissime. Dopo lo choc delle immagini dei camion militari che portano via le bare da Bergamo perché non si riesce più nemmeno a cremare i morti, vedere la gente correre al parco, passeggiare col cane, andare in due a fare la spesa, deve essere una tortura per chi, come Fontana, avrebbe voluto chiudere anche le fabbriche.
La soluzione di lasciare agli imprenditori cosa tenere aperto è stato il frutto di un compromesso con Confindustria. Ma ora, mentre i numeri dei malati e dei morti salgono e quello dei medici e dei posti in ospedale scendono con la stessa rapidità, non basta più.
E non basta fermare chi fa jogging, non basta chiudere i negozi, ridurre gli orari di apertura, occorre fare di più: stop a trasporti e fabbriche, lasciando libero il corridoio per la filiera alimentare. Se per questo ci vorranno i militari, allora occorre allargare l'operazione Strade Sicure a tutta la regione, spiega Fontana. Serve l'Esercito.
Il dato che oggi fa tremare è quello di Milano, l'ultima trincea, con 287 nuovi positivi solo in città. Così risuonano come un ultimatum le parole di Shuopeng nel palazzo della Regione: «Qui non avete misure abbastanza severe, c'è gente in strada, i trasporti pubblici funzionano, avete persone negli hotel, non mettete le maschere», ha detto ricordando che «a Wuhan gli ospedali hanno potuto iniziare a trattare i pazienti e ridurre il numero delle persone ammalate un mese dopo aver adottato il blocco completo».
Gli fanno eco da Padova i medici della delegazione cinese che sta visitando gli ospedali del Veneto: «Come dice l'Oms bisogna fare tamponi, tamponi e tamponi».