È accaduto a una giovane ragazza milanese, ora ricoverata in provincia di Verona
NEGRAR DI VALPOLICELLA - C’è un primo caso di recidiva da Covid-19 in Italia. Una donna, dimessa dall’ospedale dopo due tamponi negativi, ha iniziato a manifestare nuovamente i sintomi una decina di giorni dopo. Tosse e una leggera febbre. Sottoposta nuovamente al tampone, questo ha dato esito positivo.
La giovane milanese di origini cinesi - riferisce il Fatto Quotidiano - si trova ricoverata nel reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, in provincia di Verona. Le sue condizioni fortunatamente non sono mai state gravi. Non ha mai presentato una sintomatologia tale da dover ricorrere alle cure intensive e, qualora il test dovesse nuovamente dare esito negativo, potrà essere dimessa.
«Un caso raro» - La scoperta però è stata una doccia fredda per la ragazza e ha destato un certo stupore anche tra il personale medico. Si tratta infatti di un «caso raro», come confermato anche dal direttore del dipartimento dell’ospedale Zeno Bisoffi. «Sono in corso le analisi sul genoma virale, solo quando avremo gli esiti ne sapremo di più».
La prima ipotesi è che «il virus appartenga a un ceppo virale diverso», spiega Bisoffi che però ritiene «improbabile» l'eventualità. Il coronavirus infatti non sembra soggetto a particolari mutazioni secondo gli studi accertati fino a ora.
«Considero difficile che una persona guarita, che ha sviluppato gli anticorpi, se esposta ad un altro ceppo possa ammalarsi nuovamente. Questo, in assoluto, non vuol dire che non possa essere nuovamente infettata». Più probabile è la possibilità che i tamponi effettuati prima di essere dimessa non abbiano rilevato la positività per via di una carica virale troppo bassa.