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MONDOCoronavirus, in Francia ci saranno zone 'super-rosse' e 'scarlatte'

23.09.20 - 15:35
La Germania, intanto, si prepara all'autunno: «La pandemia inizierà seriamente solo adesso»
keystone-sda.ch / STR (Bob Edme)
Fonte ats ans
Coronavirus, in Francia ci saranno zone 'super-rosse' e 'scarlatte'
La Germania, intanto, si prepara all'autunno: «La pandemia inizierà seriamente solo adesso»
La Russia registrerà a breve un secondo vaccino contro il coronavirus.

PARIGI - Il ministro della Salute francese, Olivier Véran, presenterà oggi una nuova cartografia dell'epidemia che farà passare diverse città francesi, tra cui Parigi, in categoria 'super-rosso' o 'scarlatto', il che comporterà una serie di nuove restrizioni sanitarie contro il nemico invisibile: è quanto riferiscono fonti del governo.

Dopo un Consiglio di Difesa consacrato al Covid, in mattinata, il ministro della Salute presenterà alle ore 18 una nuova cartografia della circolazione del virus, in particolare nelle grandi città, elencando le diverse risposte raccomandate a seconda di categorie, 'rosso', 'super-rosso' e 'scarlatto'.

I soldati francesi non furono testati - Retromarcia della ministra delle Forze armate francesi, Florence Parly: dopo aver assicurato che era stato fatto il tampone ai militari francesi che tra gennaio e febbraio riportarono in patria un gruppo di connazionali da Wuhan, ha ammesso oggi davanti alla Commissione d'inchiesta parlamentare che così non fu: «Dissi qualcosa di inesatto», ha affermato.

Il 31 gennaio scorso, con l'epidemia di coronavirus che stava colpendo duramente la Cina, 18 militari della base di Creil, nell'Oise - regione a nord di Parigi e primo focolaio in Francia - partirono per accompagnare il primo volo di rimpatrio di francesi dal focolaio dell'epidemia di Wuhan. Qualche settimana dopo, l'Oise fu dichiarato come uno dei primi cluster in Francia, proprio a Crepy-en-Valois, vicino alla base militare.

Oggi Florence Parly - che era ministra già allora - ha ammesso di aver «fatto una dichiarazione sbagliata». «Ho giurato di dire tutta la verità - ha detto ai parlamentari della commissione d'inchiesta - e quindi debbo dirvi che ho detto qualcosa di inesatto il 4 marzo a France 2», la tv pubblica. «Era stato un modo per tagliare corto - ha sostenuto la ministra -. È successo che gli equipaggi sono stati sottoposti a un protocollo sanitario estremamente rigido ma che, in effetti, all'epoca non comprendeva i tamponi". "Il dogma, in quel momento - ha proseguito - non era di testare tutti ma di testare i sintomatici». I tamponi furono invece fatti a tutti i rimpatriati all'inizio della loro quarantena.

Russia - Un altro vaccino russo contro il coronavirus sarà registrato a breve. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai membri del Consiglio della Federazione, la camera alta del Parlamento.

«Oggi il sistema sanitario è pronto a combattere efficacemente l'infezione da coronavirus e l'epidemia stagionale di malattie legate al freddo», ha detto Putin in un incontro con i senatori al Cremlino.

Putin ha sottolineato che durante la pandemia tutti hanno sentito e compreso in modo particolare il valore di ogni vita umana, l'importanza del lavoro di un sistema sanitario efficace. Secondo Putin, negli ultimi mesi le sue capacità sono notevolmente aumentate. «Teniamo conto di tutti i possibili rischi e continueremo a lavorare in modo proattivo», ha dichiarato il presidente russo.

Europa - Una seconda ondata della pandemia di Covid-19 potrebbe avvenire in Europa entro gennaio 2021. È quanto indicano i modelli matematici pubblicati sulla rivista Scientific Reports da Giacomo Cacciapaglia, del francese Institut de Physique des 2 Infinis di Villeurbanne, e Francesco Sannino, della University of Southern Denmark.

La stima di basa sia sui dati relativi ai contagi, sia su quelli relativi ai viaggi attraverso dieci Paesi europei.

Il modello si basa sui dati relativi alla prima ondata, con una variazione del 15% nei tassi di contagio, e indica che i tempi della seconda ondata potranno essere diversi da Paese a Paese poiché dipenderanno dalla capacità di controllare l'infezione attraverso le misure di prevenzione, come distanziamento sociale, controllo dei focolai e controllo delle frontiere.

Germania - Nel frattempo, la Germania è pronta a sforzarsi di più in vista dei prossimi mesi: «Dobbiamo cambiare alcune cose perché la pandemia inizierà seriamente soltanto adesso. Anche da noi», secondo il virologo dello Christian Drosten, una delle voci di punta del panorama scientifico tedesco.

«Non abbiamo fatto le cose meglio degli altri finora, abbiamo soltanto reagito prima», afferma lo scienziato, invitando a smetterla di trattare questo argomento con «modi da stadio». «Non abbiamo avuto successo perché abbiamo enti sanitari migliori di quelli francesi, e ospedali migliori di quelli italiani», ma perché abbiamo reagito prima, ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas si è intanto precauzionalmente sottoposto al regime di quarantena, dopo aver scoperto che uno degli addetti alla sua protezione personale è affetto dal Covid.

Regno Unito - La resistenza di una parte dei britannici ad accettare restrizioni e obblighi nella lotta al coronavirus - dai contatti sociali all'uso della mascherina - è anche frutto della mentalità liberale, o libertaria, più diffusa nel Regno rispetto «a molti altri Paesi».

Lo ha sostenuto oggi il premier conservatore Boris Johnson nel Question Time, rispondendo a una contestazione del deputato laburista Ben Bradshaw sul come mai Germania o Italia registrino al momento meno contagi ufficiali dell'isola senza aver adottato le nuove misure restrittive annunciate ieri da Johnson con un pressante appello alla "disciplina" individuale dei connazionali.

«C'è un'importante differenza - ha argomentato Boris Johnson - fra il nostro Paese e molti altri nel mondo poiché il nostro è un Paese che ama da sempre la libertà. Se guardiamo alla storia degli ultimi 300 anni, ogni avanzamento, dalla libertà di parola alla democrazia, è venuto virtualmente da questo Paese».

«È quindi molto difficile - ha concluso - chiedere al popolo britannico di obbedire uniformemente alle direttive oggi necessarie».

Stati Uniti - Parte negli Stati Uniti il test di fase 3 del candidato vaccino anti Covid-19 dell'azienda Janssen, della Johnson & Johnson, basato su una sola dose. Si prevede di arruolare 60.000 volontari presso 215 centri negli Usa.

Lo annunciano oggi Anthony Fauci, direttore generale dell'Istituto americano per le malattie infettive (Niaid), che fa parte del National Institutes of Health (Nih), e l'ente americano per la ricerca e biomedica Barda (Biomedical Advanced Research and Development Authority).

È il quarto test di fase 3 in corso negli Usa dopo quelli delle aziende Moderna, AstraZeneca e Pfizer, in una corsa mai vista finora nel rilascio delle autorizzazioni.

Il candidato vaccino della Janssen si basa su un adenovirus umano, ossia su un virus che appartiene alla stessa famiglia di quello del raffreddore, reso inoffensivo e utilizzato come navetta per trasportare nelle cellule la principale arma del virus SarsCov2: la proteina Spike, l'artiglio che il nuovo coronavirus usa per aggredire le cellule. 

A indurre l'ottimismo di Fauci è la considerazione dei «risultati promettenti» ottenuti all'inizio della fase dei test e il fatto di prevedere la somministrazione di una singola dose lascia pensare che potrebbe «essere particolarmente utile nel controllo della pandemia». Tuttavia Fauci ha ribadito ancora una volta che «è probabile che saranno necessari più regimi vaccinali Covid-19 per soddisfare le esigenze globali».

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COMMENTI
 

Don Quijote 4 anni fa su tio
Tutta questa banda di scienziati e politici da fumetto non è stata in grado di prevedere alcunché quando il CV19 metteva a soqquadro Wuhan e nemmeno quando il virus è apparso nella Lombardia spaventando gli italiani come le galline quando vedono una volpe, e adesso si lanciano in previsioni fantasiose di quello che succederà tra qualche mese, ma se non sanno riconoscere in una lepre la testa dalla coda!

sedelin 4 anni fa su tio
tio, ci diamo una mossa con il controllo dei post?

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
ho scritto un post due volte, non pubblicato. TIO dimostra, ancora una volta, che nonostante il rispetto di tutte le regole del blog, di operare una censura laddove l'opinione non coincide con quella "ufficiale". questo é vergognoso in una nazione dove vige la libertà di pensiero e di stampa!

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
sorry, c'è un che di troppo

pillola rossa 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Mi dici cos'avevi scritto?

Don Quijote 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Dai, non esagerare, se pubblicano i miei che sono sempre in contro corrente con i media, con il 95% della popolazione e tollerano un linguaggio anche colorito, tu avrai scritto qualcosa che non è propriamente il Padrenostro o l'Ave Maria! :-)

Don Quijote 4 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Glielo cancellerebbero per la terza volta :-)

sedelin 4 anni fa su tio
tio, hallo!

MIM 4 anni fa su tio
Idee poche e molto confuse. Come tenere in ostaggio i fobici.

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
tutti in ostaggio, non soltanto i fobici :-(

Mag 4 anni fa su tio
Ma se è un emergenza mondiale perché le case farmaceutiche vendono con alto lucro il vaccino per questo pericolosissimo coronavirus (Sars-Cov-2), perché poi non lo consegnano all'umanità facendosi rimborsare solo le effettive spese per la ricerca e produzione? Mi risulta invece che facciano un bel lucro su ogni dose di vaccino venduto ... che forse questo sia un mero business e non un a missione umanitaria?

Heinz 4 anni fa su tio
Rosso intenso scarlatto... va a vedere che sono 50 sfumature di rosso stavolta !!

seo56 4 anni fa su tio
Pagliaccio!!
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