È la proposta del virologo Andrea Crisanti per rallentare la corsa del virus in Italia
Per Crisanti l'obiettivo deve essere quello di «anticipare il virus e non di inseguirlo». E in questo senso, una chiusura natalizia permetterebbe di «resettare il sistema».
PADOVA - Un lockdown "natalizio" per arginare la diffusione del coronavirus e «resettare il sistema» prima che la situazione in Italia si faccia insostenibile. La proposta arriva dal professor Andrea Crisanti, dell'Università di Padova.
«Credo che un lockdown a Natale sia nell'ordine delle cose», ha detto il virologo in collegamento con la trasmissione Studio24 su RaiNews, citando l'esempio del lockdown britannico durante le vacanze scolastiche. La misura consentirebbe di «abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing».
«Così come siamo il sistema è saturo», ha proseguito Crisanti insistendo su come sia necessario «anticipare il virus» piuttosto che inseguirlo. «Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra quindici giorni non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno».
In Italia, l'incremento di nuovi contagi ha subito una decisa accelerazione a partire dai primi giorni di ottobre, superando più volte le 5mila infezioni quotidiane negli ultimi giorni. «Il sistema è collassato», conclude Crisanti e «via via che i casi sono aumentati, la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus».