I 20 centri di produzione sparsi per il mondo ne potranno sfornare fino a 200 milioni al mese
LONDRA - Entro la fine del 2020 saranno disponibili a livello mondiale circa 200 milioni di dosi del candidato vaccino sviluppato dall'università di Oxford, la cui produzione raggiungerà 700 milioni di dosi già entro il prossimo marzo.
Lo ha detto nel corso d'una video-conferenza Pam Cheng, vicepresidente del colosso farmaceutico AstraZeneca, partner dell'ateneo britannico, spiegando, con il ceo Pascal Soriot che, attraverso una rete di 20 centri di produzione sparsi nel mondo, sarà possibile sfornare nel 2021 da 100 a 200 milioni di dosi al mese per il mercato internazionale.
Il Regno Unito ha già prenotato 20 milioni di dosi del prototipo di Oxford per fine anno, e altre 70 milioni entro la primavera.