Dal vertice di governo potrebbe scaturire un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio.
Si pensa anche a un abbassamento delle soglie che fanno scattare le zone arancioni e rosse.
ROMA - È pari a 0,99 in Italia l'indice Rt, che indica quante persone possono essere contagiate da un individuo che ha l'infezione. Lo indicano i calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento. Il risultato odierno è simile a quello fornito dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) italiano.
«L'individuazione delle zone rosse, gialle e arancioni parte dal valore dell'indice Rt, ma non considera il grado di sviluppo dell'epidemia sul territorio», osserva Battiston. «Va invece inclusa nella valutazione la quantità dei casi positivi nella regione perché sono i due valori insieme che determinano quanto rapidamente può ripartire l'epidemia con il rischio di saturare il sistema sanitario territoriale», aggiunge il fisico italiano.
Vertice di governo - Il riacutizzarsi della pandemia ha costretto le autorità italiane a fare il punto sull'emergenza Covid. Si è tenuto un vertice tra il premier italiano Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Comitato tecnico scientifico (Cts).
All'ordine del giorno: le decisioni da prendere in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività. A quanto si apprende, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, vedrà nelle prossime ore il Cts e i membri della Cabina di regia per il monitoraggio regionale.
Una delle ipotesi che - a quanto si apprende dall'agenzia di stampa ANSA - sarebbe stata sul tavolo del vertice di governo appena concluso sarebbe quella di un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell'ultimo Dpcm. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce.
Conte per il ritorno a scuola dal 7 gennaio - Tra i punti caldeggiati dal presidente del Consiglio Conte, secondo l'Ansa, ci sarebbe la ripartenza dal 7 gennaio della didattica in presenza al 50% nelle scuole.
Abbassamento delle soglie - Una delle ipotesi emerse, sempre secondo l'agenzia di stampa italiana, è quella di rivedere in funzione più restrittiva l'indice Rt, uno degli indicatori d'allarme che fa scattare le fasce per le regioni. In particolare, la soglia di Rt che fa scattare la fascia arancione sarebbe abbassata a 1 (invece dell'attuale 1,25) mentre per la fascia rossa basterebbe il raggiungimento di un Rt pari a 1,25 (invece dell'attuale 1,50).
Inoltre, nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore le misure previste per la zona arancione: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell'ultimo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dcpm), viene consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità.
Cala la percentuale di positivi - Sono 14'245 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono invece 347. Lo rende noto il nuovo bollettino del ministero italiano della Salute. Dopo l'impennata degli ultimi due giorni, torna a scendere il tasso di positività al Covid nella vicina Penisola, che si attesta al 13,8% rispetto al 17,6% di ieri. Sono stati 102'974 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.