Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo Decreto-legge anti coronavirus
Da sabato, l'Italia tornerà ad essere suddivisa per colori in base alle situazioni epidemiologiche regionali
ROMA - Spostamenti tra Regioni vietati, anche in zona gialla, visite ad amici e parenti limitate, e l'istituzione di una nuova "area bianca".
Sono alcune delle misure che saranno in vigore in Italia dal 16 gennaio fino al 5 marzo, quando ritornerà la suddivisione regionale "a colori". Infatti, il via libera al nuovo Decreto anti-coronavirus è stato firmato ieri in serata dal Consiglio dei Ministri, nonostante la crisi di Governo in corso.
Il Consiglio dei Ministri ha poi, su proposta del premier Conte, deliberato la proroga fino al 30 aprile 2021 dello stato d’emergenza.
Spostamenti tra Regioni - In primis, come previsto, è stata rafforzata la misura che vieta lo spostamento fra Regioni, che coinvolge ora anche quelle colorate di giallo.
I movimenti dei cittadini saranno quindi limitati fortemente almeno fino al 5 marzo. «Dovremo continuare a convivere con la circolazione del virus fino a quando le vaccinazioni non avranno un forte effetto epidemiologico, non bisogna farsi altre illusioni», ha spiegato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Corriere.it.
Le eccezioni sono gli spostamenti «motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute», si legge nel Decreto-legge. «È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».
Visite agli amici - Visitare amici e parenti sarà possibile, ma solo una volta al giorno e per al massimo due persone. Insomma, la norma che era stata approvata in vista delle festività natalizie è piaciuta al Governo, che ha deciso di confermarla.
«Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5'000 abitanti» viene spiegato nel documento.
Nasce la zona "bianca" - Con il nuovo Decreto-legge viene istituita anche una cosiddetta area “bianca”, «nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e un'incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100'000 abitanti», spiegano i Ministri.
In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse, ed è quindi una libertà quasi totale, con tutte le restrizioni abolite (eccetto l'obbligo della mascherina).
Quasi, poiché le attività vanno svolte «secondo specifici protocolli», e «possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico».