La città brasiliana, con una sieroprevalenza stimata sopra il 70%, è stata travolta dai contagi. Le possibili cause
Per gli esperti la situazione può essere spiegata sia da una possibile diminuzione degli anticorpi nella popolazione che dalle nuove varianti. O forse da entrambi i fattori.
MANAUS - La cosiddetta variante brasiliana del SARS-CoV-2 è una delle osservate speciali del momento. A preoccupare gli esperti è la presunta capacità del virus di aggirare la difesa degli anticorpi e provocare nuove infezioni in chi aveva in precedenza già contratto il coronavirus. Ed è per questo che la città di Manaus, in Brasile, è finita sotto la lente.
La capitale dello stato di Amazonas, che conta oltre due milioni di abitanti, è stata travolta a dicembre dai contagi nonostante l'alto grado di sieroprevalenza, pari al 76% secondo le indagini effettuate. Una soglia, teoricamente, al di sopra di quella necessaria per raggiungere un'immunità di gregge. Come si spiega? Secondo un'analisi pubblicata da "The Lancet", le possibili cause sono almeno quattro. E una non esclude necessariamente le altre.
Quattro possibili spiegazioni
La prima possibilità è quella di una stima eccessiva dei contagi durante la prima ondata. Se così fosse, la popolazione di Manaus sarebbe stata ancora al di sotto della soglia ipotetica di immunità collettiva. In secondo luogo va considerata pure l'immunità garantita ai singoli dalla presenza degli anticorpi una volta superata l'infezione, che a distanza di alcuni mesi da un primo contagio diminuiscono.
Gli altri due fattori, proseguono gli esperti, sono invece legati al possibile impatto delle varianti del virus che stanno circolando. Uno di questi è la capacità di alcune evoluzioni del patogeno di aggirare le difese anticorpali generate dalle precedenti infezioni da SARS-CoV-2. L'altro riguarda un'eventuale maggior trasmissibilità da parte delle evoluzioni del coronavirus che stanno circolando nella città brasiliana nel corso della seconda ondata.
La priorità: sorvegliare le varianti
A tal proposito, gli esperti ribadiscono che la sorveglianza sulla circolazione delle varianti - al pari di uno studio approfondito delle loro caratteristiche - costituisce un aspetto prioritario in questa fase dell'emergenza. Una maggiore trasmissibilità del virus, unità alla capacità di evitare le difese immunitarie, può tradursi in un aumento dei casi in tutte quelle zone in cui le varianti del coronavirus stanno soppiantando i vecchi ceppi.
Diversamente, se quanto accaduto a Manaus si rivelasse essere principalmente dovuto a un affievolimento degli anticorpi, lo stesso scenario potrebbe verificarsi anche in altre località con il passare del tempo. Quello che invece Manaus sembra dimostrare in modo chiaro è che raggiungere un'immunità di gregge in modo naturale, ossia lasciando circolare il virus senza controllo (e mettendolo quindi nelle condizioni di mutare ulteriormente), non è una via percorribile.