L'uomo viveva nel Tennessee dal 1959, ma dovrà ora fare rientro in Germania
MEMPHIS - Le autorità statunitensi hanno deciso di estradare in Germania un uomo di 95 anni che ha ammesso di aver lavorato come guardia in un campo di concentramento nazista.
Lo ha comunicato l'Immigration and Customs Enforcement (Ice), spiegando che Friedrich Karl Berger, cittadino tedesco, è stato rimandato in Germania questo mese per aver servito come guardia a Neuengamme, vicino ad Amburgo, nel 1945.
Berger, che è stato espulso da un tribunale di Memphis, nel Tennessee, viveva negli Usa dal 1959.
L'uomo ha ammesso di aver servito come guardia per alcune settimane verso la fine della guerra, ma ha detto di non aver osservato abusi o assassini, hanno riferito le agenzie di stampa.
All'arrivo su suolo tedesco, il 95enne non dovrà comunque affrontare un processo: a causa della mancanza di prove sono cadute tutte le possibile accuse. Un portavoce della polizia ha confermato che non c'è nessuna indagine in corso legata a lui e che è un individuo libero. Ciononostante, è poi emerso che le autorità della città di Celle avrebbero chiesto di interrogare Berger.
D'altronde, negli ultimi anni ci sono state alcune accuse esemplari contro degli ex soldati nazisti. L'ultima quella ad un centenario, incriminato per «essere stato complice di oltre 3'500 omicidi durante l'olocausto», che dovrà presentarsi a processo.
Riguardo agli Usa, il sostituto procuratore generale Monty Wilkinson ha detto in una dichiarazione che l'espulsione di Berger dimostra «l'impegno del Dipartimento di Giustizia a garantire che gli Stati Uniti non siano un rifugio sicuro per coloro che hanno preso parte a crimini contro l'umanità o altri abusi dei diritti umani».
Berger è la 70esima persona legata al nazismo ad essere allontanata dagli Stati Uniti, secondo il Dipartimento di Giustizia (DOJ).