Israele ha iniziato a testare il vaccino di Pfizer anche sui ragazzi tra i 12 e i 16 anni
GERUSALEMME - Forte del netto vantaggio su tutti nella corsa generale alla vaccinazione contro il Covid-19, Israele ha iniziato a testare la sicurezza del vaccino di Pfizer anche sui cittadini più giovani.
Sono già oltre 600 i ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, che hanno finora ricevuto il preparato. E - come riportato dal Guardian - non sono per il momento emersi effetti collaterali preoccupanti legati alla somministrazione. «Non si sono viste reazioni gravi. E anzi, anche quelle minori sono state piuttosto rare. Questo ci incoraggia molto», ha dichiarato Boaz Lev, direttore della task-force vaccinale.
Al momento, oltre metà della popolazione israeliana ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino. E, stando alle stime degli esperti, nel giro di alcune settimane il 60% della popolazione dovrebbe essere completamente immunizzata. E da qui si torna al discorso della tanto ricercata immunità di gregge che però, a causa delle varianti, potrebbe costringere a rivedere al rialzo le soglie inizialmente ipotizzate.
La via verso l'immunità quindi sembra destinata a passare anche attraverso i più giovani, ovvero tutta quella fascia "under 16" per cui il vaccino di Pfizer/BioNTech non è stato finora autorizzato (per mancanza di dati) e che costituisce circa un quarto dell'intera popolazione israeliana.