Sono state numerose le manifestazioni a seguito delle sparatorie in tre sale massaggio di Atlanta.
Joe Biden ha denunciato il crescente numero di violenze contro gli asiatici durante la pandemia. Un aumento alimentato anche dalla retorica di Donald Trump contro il "virus cinese".
WASHINGTON - Veglie e manifestazioni oggi in varie città degli Stati Uniti, da New York a San Francisco, per chiedere di mettere fine alle violenze contro gli asiatici americani, dopo le sparatorie in tre sale massaggio di Atlanta che hanno causato la morte di otto persone, di cui sei donne di origine orientale.
Nella Grande Mela centinaia di persone si sono radunate a Washington Square e a Time Square, dirigendosi verso Chinatown, dove vive una delle più grandi comunità asiatiche degli Stati Uniti.
Manifestazioni anche ad Atlanta, teatro della strage, e a Minneapolis, città in prima fila nelle proteste contro il razzismo dopo l'uccisione dell'afroamericano George Floyd da parte della polizia.
Joe Biden e Kamala Harris, volati venerdì nella capitale della Georgia, hanno condannato l'attacco e denunciato il crescente numero di violenze contro gli asiatici durante la pandemia, alimentato a loro avviso anche dalla retorica di Donald Trump contro il "virus cinese".
Per quanto riguarda le sparatorie ad Atlanta l'Fbi per ora non ha tuttavia trovato conferme all'ipotesi di un movente legato all'odio razziale. Il 21enne bianco che ha confessato la strage ha sostenuto di soffrire di un'ossessione sessuale e di aver provato a liberarsi delle «tentazioni».