Gli avvocati hanno denunciato l'assenza di un'adeguata assistenza medica
Nel frattempo, l'oppositore continua con il suo sciopero della fame
MOSCA - Le condizioni di salute dell'oppositore russo Alexei Navalny si starebbero «deteriorando» rapidamente: «ha due ernie del disco e ha iniziato a perdere la sensibilità nelle gambe e nelle mani».
È quanto hanno detto i suoi avvocati dopo averlo visitato nella colonia penale dove si trova al momento, e dove Navalny non avrebbe accesso ad un'adeguata assistenza medica. «Non ci sono medici nella colonia e l'unica unità medica in loco è gestita da un solo paramedico» hanno aggiunto i legali.
«Sente dolore quando cammina, è preoccupante», ha spiegato Vadim Kozbev, uno degli avvocati. Olga Mikhailova, invece, ha parlato all'emittente indipendente Dozhd TV dicendo che Navalny ha ancora difficoltà a respirare e tosse, anche se la febbre è fortunatamente scesa.
Lo ricordiamo, lunedì Navalny aveva comunicato di aver «38 di febbre e tosse», «nella mia squadra di detenzione ci sono tre malati di tubercolosi su 15 persone, ovvero il 20% dei reclusi» aveva annunciato tramite Instagram.
In risposta ai sintomi, Mikhailova ha detto che il paramedico della prigione ha prescritto a Navalny del diclofenac, un farmaco antinfiammatorio, e dell'acido nicotinico, che in medicina non viene usato «da 30 anni». Su consiglio di alcuni dottori, Navalny avrebbe rifiutato il trattamento.
La scorsa settimana il 44enne ha messo in atto uno sciopero della fame per chiedere l'accesso a un medico di fiducia, ma le autorità carcerarie hanno detto all'agenzia di stampa Interfax che le sue condizioni erano considerate «soddisfacenti e stabili».
Finora, il servizio carcerario russo ha sempre negato le accuse di Navalny di non ricevere un trattamento adeguato, dicendo che gli è stata data «tutta l'assistenza medica necessaria», e ha negato anche l'esistenza di qualsiasi focolaio di tubercolosi.
Dagli Stati Uniti è arrivata nel frattempo un'altra denuncia: l'addetta stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha detto che l'amministrazione Biden è «turbata» dalla situazione, che considera la detenzione di Navalny «politicamente motivata» e «una grave ingiustizia», e ne ha chiesto l'immediato rilascio.
In precedenza, il gruppo per i diritti umani Amnesty International ha detto che Navalny è stato incarcerato in condizioni equivalenti «alla tortura», che potrebbero lentamente ucciderlo. Gli attivisti dicono che la prigione è nota per le sue condizioni particolarmente dure.