Il presidente del Consiglio europeo ha dichiarato di deplorare profondamente quanto avvenuto ad Ankara
BRUXELLES - «Deploro profondamente quanto accaduto e l'immagine disastrosa che questo significa. In quel momento non ho reagito perché c'era il rischio che fossi percepito come paternalista ed ho pensato che avrebbe provocato un incidente più grave che avrebbe messo a rischio il tentativo di avere rapporti meno negativi» con la Turchia.
Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un'intervista televisiva, ricostruisce quanto avvenuto ad Ankara. «Le immagini che durano più secondi sono brutali, sono scioccanti, ma non rappresentano la vera sfida di quella riunione», spiega.
Michel ha ammesso di aver «riavvolto il film 150 volte nella sua testa». «Se potessi tornare indietro, mi sarei assicurato che non ci fossero ambiguità e una configurazione dei posti che mostrasse rispetto per ciascuno e per tutti». Il leader europeo non ha «una risposta definitiva» su una possibile provocazione dalla Turchia, ma è certo che questo momento «è inteso come una mancanza di rispetto».
«Al di là di questa questione di protocollo, naturalmente, deploro profondamente l'immagine data e l'impressione di una forma di disprezzo o nei confronti del Presidente della Commissione Europea e delle donne in generale», per le quali «nutro profondo rispetto».